Registro unico, i nuovi iscritti sono 485

L’analisi dei dati ad oggi 18 febbraio a quasi tre mesi dall’avvio del RUNTS. Fra gli enti sin qui iscritti: 68 sono fondazioni, 2 sono società di mutuo soccorso, i restanti 415 sono associazioni. Si tratta di enti che precedentemente non comparivano nei vecchi registri di settore delle organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus

Dal 24 novembre dello scorso anno è consentito agli enti che lo desiderino (l’iscrizione è infatti sempre opzionale) iscriversi nel RUNTS al fine di ottenere la qualifica di ente del terzo settore ed eventualmente anche la personalità giuridica di diritto privato (quest’ultima, in verità, è un’opzione soltanto per le associazioni, ma non già per le fondazioni, che senza la personalità giuridica non esisterebbero in quanto tali). Per chi lo voglia, un elenco di enti iscritti al RUNTS, aggiornato quotidianamente, è disponibile nel sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Lo abbiamo consultato oggi 18 febbraio 2022, a quasi tre mesi dall’avvio del Registro: risultano 485 enti nuovi iscritti. Si tratta enti che precedentemente non comparivano nei vecchi registri di settore delle organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus e che quindi si sono iscritti ex novo al Runts.

Leggi l’articolo di di Antonio Fici su Vita.it del 18 febbraio 2022

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Onlus, Runts e 5 per mille: le risposte a otto dubbi

Grande l’incertezza sotto il cielo per le Onlus, che pure sono chiamate a decidere se iscriversi al Runts o se attendere, continuando a godere dei benefici fiscali previsti finché la Commissione europea si esprimerà su alcuni aspetti fiscali del nuovo Codice del Terzo Settore. Quando conviene attendere? E per chi migra nel RUNTS, in quale sezione è meglio iscriversi? E il 5 per mille? Davvero è a rischio? Ecco le risposte di Gabriele Sepio, avvocato tributarista e segretario generale di Terzjus

leggi l’intervista di Sara De Carli a Gabriele Sepio su Vita.it del 29 dicembre 2021

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Terzo settore senza frontiere – Verso una legge europea sugli enti del terzo settore

La legislazione italiana sul terzo settore, per quanto originale e fortemente innovativa, non costituisce tuttavia un caso isolato in Europa. Allo stesso modo, l’Italia non è l’unico paese in cui il settore non profit è ampiamente diffuso. A livello europeo si stanno riproponendo forti spinte verso l’adozione di una legge europea sul non profit o il terzo settore. Lo scritto – che costituisce una breve sintesi di un più ampio studio condotto dall’Autore su incarico del Parlamento europeo – introduce al tema presentando le possibili strategie che possono essere adottate per giungere all’auspicata legislazione europea. La soluzione raccomandata dall’Autore, ove accolta, porrebbe la legislazione italiana in una posizione di primo piano nel panorama legislativo internazionale in materia.

qui l’articolo di Antonio Fici del 26 maggio 2021

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IL 6° ITALY GIVING REPORT: la dichiarazione di Luigi Bobba

«Questi dati portano a tre considerazioni», commenta Luigi Bobba, presidente di Terzjus, sottosegretario ai tempi della riforma. «Per le Onlus è evidente che le nuove norme hanno dato un impulso alle donazioni e le persone siche sono state più rapide delle imprese a recepire la novità e il vantaggio della maggior deducibilità. Così per gli enti non profit. La terza considerazione però riguarda il fatto che scrivere bene le norme è importante, ma se non si fa anche un’adeguata promozione non è detto che il messaggio arrivi. Si fa tanta promozione per il bonus ristrutturazione energetico ma non ho mai sentito una campagna su queste norme né sul 5 per mille. È importante perché nel momento in cui se ne viene a conoscenza, si capisce che è un’opportunità reale»

leggi l’articolo di Nicola Bedogni, presidente Assif sul numero di Vita di gennaio 2021

 

 

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Fino al 31 ottobre iter semplificato per gli adeguamenti statutari

Doppio binario per il termine di adeguamento degli enti non profit alle disposizioni del Codice del Terzo settore (Cts, Dlgs 117/2017). Varie scadenze sono da tenere sotto controllo, per chi si appresta ad entrare a pieno regime nella riforma.

In vista del termine del 31 ottobre 2020 per gli adeguamenti degli statuti con le maggioranze semplificate e in attesa dell’emanazione del decreto attuativo del nuovo Registro unico nazionale (Runts, prevista per settembre), le Onlus, le organizzazioni di volontariato…

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Di Maio apri gli occhi: il Terzo settore è un volano per la crescita di questo Paese

Il vicepremier sulla scia del caso Bibbiano torna ad attaccare cooperative ed onlus. Nel frattempo taglia i fondi alle ong e mortifica l’impegni no slot. Nella sua visione sembra non esserci spazio per la società civile organizzata e l’impresa sociale. Purtroppo (per lui) e per fortuna di chi guarda all’interesse generale quello dell’economia civile è un mondo in crescita e genera sempre più valore sociale ed economico. Sarebbe ora che il ministro del Welfare se ne accorgesse

leggi l’articolo su Vita.it

 

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