PD Vercelli Valsesia: “Afghanistan, gesti simbolici e proposte concrete di aiuto”

Comunicato Stampa
Afghanistan, gesti simbolici e proposte concrete di aiuto
 
Abbiamo letto dell’iniziativa lanciata dall’On. Tiramani che invita i sindaci italiani ed europei a esporre bandiere a mezz’asta “come simbolo del dolore per il destino che attende il popolo afghano dopo la presa di potere da parte dei Talebani”. Oltre ai gesti simbolici, pur condivisibili, serve tuttavia dimostrare accoglienza e generosità per sostenere iniziative di aiuto concrete alla popolazione afghana.
Siamo rimasti impressionati dalle immagini drammatiche della caduta di Kabul, dopo il precipitoso ritiro delle truppe internazionali. Quasi vent’anni dopo l’intervento militare statunitense e NATO del 2001 l’esercito regolare e il sistema istituzionale afghano è imploso, lasciando campo libero all’avanza dei Talebani. Inutile ricordare che, per un paese in “guerra” (civile e non) sostanzialmente dal 1979, questa è l’ennesima pagina di un dramma senza fine che ha convinto più di 2.6 milioni di afghani a cercare rifugio all’estero.
In questo momento sentiamo tutti un senso di impotenza. Bisogna quindi mettere in campo proposte di aiuto concrete. A livello europeo, i nostri parlamentari hanno richiesto la convocazione di un Consiglio europeo straordinario e l’apertura immediata di canali e corridoi umanitari per tutti coloro che intendono fuggire dall’Afghanistan, con particolare priorità per donne e minori, le categorie più a rischio nel quasi inevitabile processo di restaurazione di un “emirato islamico” radicale.
A livello nazionale, ANCI ha scritto al Viminale dicendosi disponibile ad ampliare la capacità di accoglienza diffusa della rete Sai (Sistema di accoglienza ed integrazione) già presente nei nostri territori per accogliere e inserire le famiglie che rientrano nel programma di protezione definito dal Governo del personale civile afghano collaboratore del contingente militare nazionale.
Diversi comuni hanno già manifestato la loro disponibilità ad accogliere queste famiglie, secondo un modello che, discusso e definito in un quadro europeo, potrebbe anche essere esteso ad altri rifugiati afghani. Speriamo che anche su questa iniziativa possa crearsi quell’ “impegno trasversale, che travalichi le appartenenze politiche” auspicato dall’On. Tiramani per l’iniziativa di esporre bandiere a mezz’asta in segno di vicinanza. Perché di fronte a questo dramma i gesti simbolici, se non seguiti da iniziative reali di aiuto, risulterebbero privi di senso e significato, e non solo per la popolazione afghana.
 
Michele Gaietta
Segretario Provinciale PD Vercelli Valsesia
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