Il Pnrr visto con gli occhi del Terzo settore

Quali interventi raccolgono le priorità indicate in questi anni dal Terzo settore e quale ruolo ad esso viene riconosciuto? L’analisi a cura del presidente nazionale del Mppu-Movimento dei Focolari

È possibile leggere il PNRR con gli occhi del Terzo settore. Quali interventi raccolgono le priorità indicate in questi anni dal Terzo settore e quale ruolo ad esso viene riconosciuto? La coesione sociale, cara al Terzo settore, sembra essere entrata nel PNRR come volano di uno sviluppo sostenibile (Missione 5). Uno sviluppo “buono”, con attenzione ai temi ambientali, culturali e della salute, non solo dell’aumento del Pil, è presente nella Missione 2. La sostenibilità è un patrimonio culturale condiviso. Nella missione 5 troviamo 20 miliardi di euro per le politiche per il lavoro, infrastrutture sociali, famiglie, comunità, Terzo settore, interventi speciali per la coesione territoriale. Va sottolineata la sensibilità per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

leggi l’articolo su Vita.it del 5 agosto 2021

 

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Una rivoluzione che mette al centro le nuove generazioni

Assegno unico: l’analisi di Alessandro Rosina

“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso” dice un proverbio cinese attribuito a Confucio. Lo stesso vale per l’Assegno unico e universale per i figli (AUUF). Sarebbe stato utile alle famiglie italiane per rispondere alle difficoltà economiche e all’insicurezza verso il futuro durante la Grande recessione del 2008. O quantomeno in tempo per affrontare l’impatto della crisi sanitaria. Una proposta di istituzione di tale misura è rimasta, invece, per vari anni ferma in Parlamento, per poi trovare nuovo impulso nel contesto del Family Act.

leggi l’articolo di Alessandro Rosina su Il sole 24 Ore del 31 marzo 2021

 
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Assegno unico per i figli, lavoro femminile e servizi

La decisione in Legge di bilancio di uno stanziamento di 3 miliardi nel 2021 e di 5,5 miliardi nel 2022, che si aggiunge alle risorse liberate dall’abrogazione di ben otto misure, rappresenta il passo irreversibile verso l’avvio dell’Assegno unico per i figli, previsto per il 1 luglio 2021. Manca l’approvazione finale della legge al Senato (prevista a gennaio) e servono ancora i decreti legislativi e quelli ministeriali, ma il più è fatto. C’è infatti un largo consenso politico sulla misura(la legge è stata votata all’unanimità alla Camera) e ora ci sono anche le risorse aggiuntive per partire.

leggo l’articolo di Stefano lepri su Immagina del 29 Dicembre 2020

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Botta e risposta. Famiglie, l’Isee un indicatore iniquo. Bisogna ripartire dai figli

Il nuovo assegno unico e universale sarà calibrato utilizzando lo strumento che pesa redditi e patrimoni. La formula non è segreta, come pensa il lettore. Ma occorre cambiare approccio

Gentile direttore,
l’articolo del professor Rizzolli sull’assegno unico per ogni figlio prende in seria considerazione due problemi: la difficoltà delle famiglie con figli e la mancanza di nascite in Italia. È un articolo molto qualificato che cerca di contemperare due valori egualmente importanti, cioè il valore per la società della nascita di un figlio e l’equità distributiva per l’assegno unico e universale che sarebbe lo strumento per dare peso concreto a questo valore sociale. Avrei solo un appunto da fare e riguarda il criterio con cui si dà l’assegno che è in base all’Isee, un indicatore in realtà non equo: non è calcolato, infatti, in base al reddito familiare diviso per il nume- ro reale dei figli, ma viene diviso per un numero fasullo di figli. Se una famiglia è composta di 5 persone, padre, madre e 3 figli, e ha un reddito 100, l’Isee non è 100 diviso per 5 membri della famiglia, ossia 20, ma 100 diviso un coefficiente sconosciuto eppure inferiore a 5, circa 3,20. Questo nessuno lo dice, ma vi prego di andare a verificarlo. Se si cambiasse l’Isee dividendo il reddito della famiglia per il numero effettivo dei componenti, allora sì che si potrebbe dare a tutti i figli che nascono un assegno universale unico come riconoscimento dello Stato a chi fa nascere un figlio, ed equo perché il numero dei figli sarebbe reale.

Vittorino Bocchi

leggi la risposta di Massimo Calvi su Avvenire del 3 settembre 2020

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VISTO DAL PD/ Delrio: c’è in giro troppo Stato, più libertà a famiglie e imprese

Graziano Delrio (Pd) conferma la bontà del patto con M5s ma vede troppo Stato nell’azione del governo. “Faremo le riforme”

Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, conferma la bontà del patto con M5s – “abbiamo fermato chi invocava i pieni poteri e aveva isolato l’Italia in Europa” – ma chiede che diventi più forte e avverte Conte e i 5 Stelle: “lo Stato può e deve fare di più, ma non deve fare tutto. Non può diventare Stato-padrone”. Oggi Delrio sarà al Meeting di Rimini per partecipare all’incontro organizzato dall’Intergrupppo parlamentare per la sussidiarietà sul tema “Il parlamento serve ancora?”.
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I progetti per le famiglie e le pari opportunità della ministra Bonetti

Cattolica, renziana, riformista, intorno al suo dicastero si giocano le grandi battaglie fra destra e sinistra. In questa intervista fa il punto sugli assegni, sul congedo, sulle madri surrogate, sulla discriminazione, sulla comunità Lgbti e sull’agenda di governo

leggi intervista su Linkiesta del 10 gennaio 2020

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Nannicini: «Arriva il fondo per l’assegno unico e i servizi alla famiglia»

Nella legge di bilancio ci sarà un fondo ad hoc. «Non è una questione nominalistica ma il segno di un percorso: dà slancio alla delega parlamentare proposta dal Pd come prima proposta di legge a inizio legislatura», spiega il senatore Pd Tommaso Nannicini. Un primo passo che ancora non istituisce l’assegno unico ma che lo ha come obiettivo

leggi l’intervista a Tommaso Nannicini su Vita.it

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Basta parole, facciamo subito l’assegno unico per le famiglie con figli

Francia e Italia vent’anni fa avevano lo stesso andamento demografico, ora i francesi fanno figli, gli italiani non più. E questo ha ripercussioni negative su tutto: sulla crescita, sull’occupazione, sui salari, sulla sostenibilità del nostro stato sociale.

leggi l’articolo di Tommaso Nannicini

Luigi BobbaBasta parole, facciamo subito l’assegno unico per le famiglie con figli
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