Odontoiatria ed igiene dentale solidale: realtà e prospettive

ODONTOIATRIA SOLIDALE

31 marzo 2023

Aula Magna Ospedale Sant’Andrea, Vercelli

15.00 Registrazione

Moderatrice: Fulvia Milano, Direttrice Sanitaria ASL VC

15.15 Saluti autorità
Eva Colombo, Direttrice Generale ASL VC
Chiara Caucino, Assessore Regionale alla Famiglia, Regione Piemonte
Monsignor Marco Arnolfo, Arcivescovo di Vercelli
Virginio Bobba, Presidente Regionale ANDI
Aldo Casalini, Presidente Fondazione CRV
Luigi Bobba, Presidente Fondazione Terzjus

16.00 La nuova Legge sulla Odontoiatria Solidale in Piemonte
Alessandro Stecco, Presidente IV Commissione Sanità Regione Piemonte

16.30 Attività di solidarietà in Piemonte
Don Bruno Capuano, Direttore Pastorale della Salute

17.00 I diritti normativi del malato odontoiatrico e il possibile contributo dal mondo del terzo settore
Enrico Montefiori, Consulente giuridico-amministrativo

17.20 Aspetti odontoiatrici nei soggetti in condizione di vulnerabilità sociale
Vincenzo Rocchetti, Direttore S.C.D.U Odontostomatologia ASL VC

17.40 Il ruolo dell’igienista dentale nella nuova legge Regionale: prevenzione ospedaliera e nelle scuole
Andrea Melle, Igienista dentale e tutor clinico S.C.D.U Odontostomatologia ASL VC

18.00 Il malato odontoiatrico diversamente abile
Sen. Antonio Guidi, Neurologo, già Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale

18.30 Tavola Rotonda (Question Time)
Eva Colombo, Alessandro Stecco, Enrico Montefiori, Virginio Bobba, Alberto Libero, Vincenzo Rocchetti, Antonio Guidi

19.00 Questionario ECM

Chiusura lavori

 

 

 

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Volontari non si nasce, ma si diventa. Valori, motivazioni, regole per il volontariato

Il GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO S. EMILIANO di CIGLIANO

organizza:

Volontari non si nasce, ma si diventa
Valori, motivazioni, regole per il volontariato

Introduzione sull’impegno nelle realtà  delle associazioni di Volontariato
Relatore: Dott. Luigi BOBBA, Presidente di Terzjus – Osservatorio giuridico del Terzo settore

Testimonianze di giovani volontari

CIGLIANO, Salone Incontri, Piazza Don Bruno Lorenzetti
GIOVEDì 11 NOVEMBRE, ore 20,45

SALUGGIA, Salone Vita Tre, Via Sen. Faldella, 6
GIOVEDì 18 NOVEMBRE, ore 20,45

INGRESSO LIBERO CON OBBLIGO DI MASCHERINA – L’ACCESSO È SUBORDINATO ALLA PRESENTAZIONE DEL GREEN PASS

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FORMAZIONE PROFESSIONALE. CANALIS (PD): “RITARDI SULL’ACQUISTO DEI DEVICES INFORMATICI”

FORMAZIONE PROFESSIONALE. CANALIS (PD): “RITARDI SULL’ACQUISTO DEI DEVICES INFORMATICI. SIAMO ALLA TERZA ONDATA E 6.000 STUDENTI PIEMONTESI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE SEGUONO ANCORA LA DAD SUL CELLULARE”
Monica Canalis (Pd): “Piemonte fanalino di coda. Veneto, Emilia-Romagna e Toscana già nella prima ondata avevano fornito tablet e pc agli studenti svantaggiati. Così si rischia un boom della dispersione scolastica”.
«Il 10 dicembre scorso la Giunta Cirio aveva bocciato un mio Ordine del Giorno, che chiedeva di acquistare i devices per la Didattica a Distanza dei centri di formazione professionale, ed oggi, che in Piemonte questi studenti tornano in Dad, i devices non sono ancora arrivati.
Da molti mesi l’assessore regionale Elena Chiorino promette l’uscita di un bando da 6 milioni di euro, a parziale ristoro delle spese straordinarie sostenute dalle Agenzie di formazione professionale, in cui rientrerebbero le attrezzature per la Dad e quindi l’acquisto dei devices, ma il rischio è che questi soldi arrivino a pandemia finita e che, intanto, cresca il numero di ragazzi che abbandonano gli studi per l’impossibilità di seguire agevolmente le lezioni sullo schermo di uno smartphone.
La formazione professionale è competenza esclusiva delle Regioni e, infatti, moltissime Regioni hanno già acquistato i devices. L’omologa veneta dell’assessore Chiorino, Elena  Donazzan, lo aveva fatto già durante la prima ondata della pandemia.
In Piemonte circa 17.000 studenti frequentano ogni anno i percorsi di qualifica in obbligo di istruzione. Numeri grandi, che tuttavia non sembrano ottenere la necessaria attenzione da questa Giunta se si consente che circa 6.000 di questi non abbiano ancora un device.
Il modello piemontese della formazione professionale è un’eccellenza di livello nazionale che ha ridotto la dispersione scolastica, migliorato l’orientamento e garantito al Piemonte di essere in cima alla lista delle Regioni italiane per utilizzo del Fondo Sociale Europeo.
Per essere all’altezza di questo modello, serve più puntualità nella presentazione dei bandi, meno promesse e più concretezza (i termoscanner non sono mai arrivati…).
Questa volta non si può addebitare il ritardo al Governo nazionale. La Giunta Cirio prenda esempio dalle altre Regioni e ponga rimedio al più presto alla grave mancanza di devices, che si abbatte sulle nuove generazioni e sulla fascia più svantaggiata della popolazione».
Monica CANALIS, vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale
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INDUSTRIA. CRISI LIVANOVA. IL PD PRESENTA UNQUESTION TIME PER CHIEDERE L’INTERVENTO DELLA REGIONE

Avetta, Bobba e Pentenero: “Si apra un tavolo di crisi e si tutelino lavoratori e una produzione di alta qualità tecnologica”.
“Lunedì depositerò un Question time per chiedere se e quando l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, intenda convocare il tavolo di crisi sulla LivaNova, e per sapere quali strumenti pensa di mettere a disposizione la Regione Piemonte, affinché l’azienda modifichi le proprie decisioni e addivenga a un nuovo piano aziendale volto a tutelare i lavoratori e la produzione in Piemonte”: così dichiara il consigliere regionale Alberto AVETTA (Partito Democratico), a seguito dell’annuncio dell’azienda LivaNova, del comprensorio Sorin di Saluggia, di spostare in Canada la produzione di valvole cardiache, con il conseguente esubero di 83 dipendenti. “La notizia, di per sé grave, getta un cono d’ombra e preoccupazione circa le sorti dell’intero comprensorio Sorin di Saluggia, nel quale oggi lavorano oltre 1500 persone – spiega il consigliere regionale Alberto AVETTA – una scelta peraltro non legata ad una reale sofferenza aziendale ma che rischia di colpire sotto il profilo occupazionale soprattutto le zone del chivassese e basso vercellese. Si tratta di posti di lavoro di alta qualità in un settore di avanguardia come quello biomedico, quindi risulta ancor più importante per il Piemonte non perdere questa produzione”. “È inaccettabile che l’azienda demoralizzi la produzione di maggior valore aggiunto, quella delle valvole cardiache biologiche, compromettendo così il futuro del sito industriale di Sorin – aggiungono Gianna PENTENERO, ex assessoreregionale al Lavoro, e Luigi BOBBA, già Sottosegretario al Lavoro – La Regione convochi immediatamente un tavolo di crisi con i sindacati e i titolari dell’azienda LivaNova, in modo da valutare le alternative ad una decisione così pesante per il futuro immediato di 83 lavoratrici e lavoratori, nonché per lo sviluppo futuro della stesso stabilimento. Il distretto industriale biomedicale del sito Sorin di Saluggia è il più importante insediamento produttivo dell’area vercellese e chivassese. Una decisione di questo genere rischia di indebolire uno dei pochi settori ancora trainanti dell’occupazione e competitivi nel mercato globale. Ringraziamo il consigliere Alberto Avetta per l’iniziativa e ci auguriamo che presto l’assessore Chiorino si attivi per convocare le parti”.
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Prepariamoci non solo ad un ruolo di opposizione, ma anche a costruire una vera alternativa

La campagna elettorale è finita. Ora le bocce sono ferme. Anche se resta ancora la partita difficile ma non impossibile per il sindaco di Vercelli, Maura Forte.

Il risultato delle elezioni regionali è inferiore alle aspettative. Quando ho accettato la proposta del Pd e di Chiamparino di essere candidato nel listino, sapevo che non sarebbe stata una passeggiata. La contemporaneità delle elezioni regionali piemontesi con la consultazione europea, non era certo un fattore positivo. Sarebbe prevalso (come di fatto è avvenuto) un carattere squisitamente politico nella battaglia elettorale. Non a caso, nel simbolo della Lega non c’era scritto “Cirio Presidente” ma “Salvini Piemonte”. La Lega ha chiamato gli elettori a votare per Salvini non per Cirio. Il nostro candidato Sergio Chiamparino, pur avendo portato una dote personale di circa 100.000 voti, non ha potuto contrastare efficacemente l’avanzata leghista. Ha combattuto una battaglia difficile e ne esce a testa alta. Gli va riconosciuto e il grazie è sincero e più che meritato.

Per me è stata una campagna elettorale un po’ strana. Non dovendo essere votato, dovevo invece dare una mano ai nostri due candidati del PD Michele Gaietta e Mariella Moccia e lavorare per far vincere Chiamparino. L’ho fatto volentieri sopratutto perché sentivo di dover sostenere chi – come Michele e Mariella – si era reso disponibile pur sapendo che difficilmente avrebbe centrato l’obiettivo della elezione. Infatti, come avevo ripetuto fino alla noia nei mesi precedenti alle elezioni, con questo sistema elettorale, nelle provincie piccole (Vercelli, Biella, Asti e VCO) – solo il primo partito riesce a fare il seggio. I due seggi, che la legge attribuisce a queste circoscrizioni elettorali, sono sulla carta. Solo uno viene effettivamente attribuito. E chiaramente è andato al primo partito, ovvero alla Lega. Con Michele e Mariella abbiamo condiviso un mese intenso e faticoso. Abbiamo lavorato sodo, incontrato tanta simpatia e tanto rancore. Sul campo, sui mercati c’erano solo il PD e la Lega. Il resto in dissolvenza.

Ha ragione Zingaretti nel dire che l’unica vera e solida alternativa alla destra è il PD. Certo, ora il lavoro di ricostruzione si fa più difficile, ma i cicli della politica si sono fatti brevi. Prepariamoci non solo ad un ruolo di opposizione, ma anche a costruire una vera alternativa. Quel che so e posso fare, lo farò volentieri anche senza galloni o incarichi. Ora però tutti al lavoro per portare alla vittoria Maura Forte, perché il meglio deve ancora venire.

Luigi Bobba
Vercelli, 28 maggio 2019

Luigi BobbaPrepariamoci non solo ad un ruolo di opposizione, ma anche a costruire una vera alternativa
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“Le stupidaggini di Riva Vercellotti”, Luigi Bobba e l’Assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco replicano alle bufale da fine campagna elettorale

“Che la Vercelli-Novara sia una stradaccia, è noto a tutti. Che abbia bisogno non solo di essere messa in sicurezza ma anche raddoppiata, lo sanno anche le pietre. Ma che la Regione non abbia voluto prendere questa decisione è una bugia grossa come una casa.”

È quanto afferma Luigi Bobba replicando alle bufale del Presidente della Provincia di Vercelli. Capisco che siamo agli ultimi giorni dal voto elettorale – continua Bobba – ma non si possono cambiare i connotati alla realtà, né dimenticarsi quello che lo stesso Riva Vercellotti ha fatto nell’ultimo anno. Per chi vuol capire come stanno le cose basta leggere quanto scritto dall’Assessore Balocco.

“Riva Vercellotti è un abile manipolatore. La riclassificazione delle strade provinciali è stata un’operazione complessa che ha visto in Riva Vercellotti proprio il principale oppositore. La Vercelli-Novara rientra nell’elenco delle strade che passerà ad ANAS. Il DPCM  (rispetto al quale solo nei giorni scorsi il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato parere favorevole) recepisce solo tale elenco. Quando il passaggio ad ANAS sarà formalizzato si aprirà una fase nella quale si concorderà con la stessa ANAS (come previsto nello stesso DPCM) gli interventi da realizzare su ciascuna tratta. L’elenco di tali interventi (tra i quali la messa in sicurezza della SP11) redatto da ciascuna Provincia (anche quella di Vercelli) era già stato trasmesso al Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture. Se Riva Vercellotti voleva tenersi la strada, allora spieghi con quali risorse della Provincia avrebbe potuto realizzare il raddoppio. Un’opera richiede un importo tale che solo riaffidando la gestione ad ANAS delle SP si potrà realizzare. 

Affermare che la Regione si sia opposta o non abbia inserito nei propri atti programmatori questo intervento è semplicemente una enorme stupidaggine.”

scarica il comunicato stampa

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Grande risultato raggiunto dalla Regione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino che ha abolito il ticket sui farmaci

Comunicato Stampa

Grande risultato raggiunto dalla Regione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino che ha abolito il ticket sui farmaci

Il Partito Democratico di Vercelli e Valsesia plaude a un grande risultato raggiunto dalla Regione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino che ha abolito il ticket sui farmaci, in vigore dal 2002. La nostra regione è una delle prime ad arrivare a un’abolizione completa del ticket, eliminando così una tassa sulla salute che grava sui cittadini, rappresentando inoltre un aggravio burocratico per l’amministrazione pubblica.

Questo risultato è stato possibile grazie al lavoro di riorganizzazione di gestione e razionalizzazione di spesa della sanità regionale portato avanti dall’Assessore Antonino Saitta. Dopo la situazione disastrosa ereditata nel 2014, con una regione tecnicamente fallita, la giunta guidata da Chiamparino ha operato con lungimiranza e responsabilità. Ora queste scelte stanno dando i loro frutti. Come affermato dal nostro Consigliere regionale Gabriele Molinari – che ha contribuito al raggiungimento di questi risultati insieme a Giovanni Corgnati – l’11 gennaio scorso il Piemonte è stata valutata prima regione in Italia per qualità delle prestazioni sanitarie, secondo il monitoraggio del Ministero della Salute.

Questa è la migliore risposta a chi, in questi anni, ha solamente fatto polemiche senza proporre alcuna soluzione complessiva, sostenibile economicamente nel lungo periodo, per gestire e riformare la sanità regionale.

Il processo di riforma e miglioramento della sanità piemontese è tutt’ora in fase di sviluppo, bisogna pertanto prestare attenzione a chi, costruttivamente, evidenzia possibili criticità da affrontare, come fatto in questi giorni dalle sigle sindacali.

Detto questo, l’abolizione del ticket è il primo di una serie di interventi che il centro-sinistra guidato da Sergio Chiamparino potrà mettere in campo per ridurre la pressione fiscale sui cittadini piemontesi. Interventi, questi, resi possibili dall’azione concreta ed efficace portata avanti dall’amministrazione regionale. Un motivo in più per confermare Sergio Chiamparino alle prossime elezioni regionali di maggio 2019.

Il Segretario provinciale
Michele Gaietta

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“Decreto sicurezza”: il Piemonte valuta ricorso alla Corte costituzionale

la Regione ha subito lanciato l’allarme per la situazione di irregolarità in cui si sarebbero venuti a trovare in Piemonte almeno 5000 migranti e ha istituito un tavolo di crisi con l’Anci regionale, che si è riunito l’ultima volta il 21 dicembre

leggi la notizia della Regione Piemonte

Luigi Bobba“Decreto sicurezza”: il Piemonte valuta ricorso alla Corte costituzionale
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