Terzjus diventa Fondazione. L’assemblea dei soci ha confermato Presidente Luigi Bobba

L’Osservatorio giuridico del Terzo settore si trasforma in Fondazione e annuncia per settembre la pubblicazione del “Terzjus Report 2022”. L’assemblea dei soci ha confermato il Presidente Luigi Bobba (foto), il segretario generale Gabriele Sepio, il direttore scientifico Antonio Fici e ha nominato il sindaco revisore nella persona di Matteo Pozzoli

Dopo due anni di vita e di attività, Terzjus – l’osservatorio giuridico del Terzo settore – si trasforma e, da associazione, prende la forma di Fondazione e presenterà la richiesta all’ufficio del RUNTS della Regione Lazio per essere iscritto alla sezione “Altri ETS”.

La compagine dei soci ha deliberato la trasformazione alla presenza del notaio Nicola Riccardelli al fine di consolidare la struttura e le attività già in essere ma soprattutto per meglio rispondere allo scopo sociale per cui Terzjus era nato: essere uno strumento di studio, ricerca, approfondimento e proposta sul nuovo diritto del terzo settore con una prevalente attenzione alla riforma che ha interessato il vasto campo delle organizzazioni associative, di volontariato e fondazionali nonché’ al mondo delle imprese sociali e della filantropia.

Alla Fondazione Terzjus ETS aderiscono come “partecipanti fondatori” 17 soci: Acli, Airc, Anbima, Anpas, Anspi, Assifero, Auser, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Consiglio nazionale del Notariato, Consorzio Ambito Territoriale sociale n.3,e-IUS,Fish, Fondazione Italia Sociale, Forum nazionale del Terzo settore, Italia non profit, Rete Misericordia e solidarietà, Unpli; e due soci come “partecipanti aderenti”: AIL e Poliedros.

L’assemblea dei soci ha provveduto altresì a confermare il Presidente Luigi Bobba (foto), il segretario generale Gabriele Sepio, il direttore scientifico Antonio Fici nonché a nominare, come prescrive la legge, il sindaco revisore nella persona di Matteo Pozzoli.

Il calendario dei prossimi appuntamenti si presenta particolarmente intenso e ricco di novità: a luglio, la pubblicazione dell’ e-book “Professione volontario”(scaricabile dal sito di Terzjus) che contiene il report di ricerca su 10 casi aziendali di”volontariato di competenza”; a settembre poi, sarà presentato il “Terzjus Report 2022”, il secondo Rapporto sullo stato e le prospettive del diritto del Terzo settore in Italia.

Per fine anno invece vedrà la luce il primo “European Terzjus Report” che analizzerà lo sviluppo della legislazione sul terzo settore nei diversi paesi della UE e nel diritto comunitario. In autunno è altresì previsto l’avvio del quarto ciclo dei “Quickinar di Terzjus”, brevi incontri formativi per illustrare questioni di attualità nonché la presentazione di una ricerca condotta per Unioncamere sulle “nuove” imprese sociali.

leggi l’articolo si Vita.it del 29 giugno 2022

Luigi BobbaTerzjus diventa Fondazione. L’assemblea dei soci ha confermato Presidente Luigi Bobba
Leggi...

Radiografia delle 22.220 imprese sociali iscritte al Registro unico

Ad oggi circa il 90% del totale sono cooperative sociali ex l. 381/1991 e il restante 10% sono enti diversi dalle cooperative sociali. Tra le imprese sociali diverse dalle cooperative sociali, vi sono diverse centinaia di cooperative non “sociali”, ma anche diverse centinaia di società a responsabilità limitata (e altre società di capitali), che stanno diventando la seconda forma giuridica più utilizzata di impresa sociali

Lo scorso 21 marzo, in esecuzione di quanto disposto dal d.m. 106/2020 sulla base delle norme del Codice del terzo settore (“Cts”), i dati degli enti iscritti nella sezione “imprese sociali” del Registro delle imprese sono stati “massivamente riversati” nel Runts, nell’apposita sezione di quest’ultimo registro, denominata “imprese sociali”.

leggi l’articolo di Antonio Fici su Vita.it del 28 marzo 2022

Luigi BobbaRadiografia delle 22.220 imprese sociali iscritte al Registro unico
Leggi...

“Verso il servizio civile universale. I passi da compiere”. Digital event, Venerdì 14 gennaio ore 15.00 – 17.00 

Quali sono gli step che mancano per rendere il Servizio Civile davvero “Universale”? Se ne discute con i maggiori rappresentanti di questo mondo, nel prossimo evento on line organizzato da Terzjus e Vita il 14 gennaio alle ore 15.00

Verso il servizio civile universale. I passi da compiere

Digital event, Venerdì 14 gennaio, ore 15.00 – 17.00 

CONDUCE
Riccardo Bonacina, fondatore di Vita

INTRODUZIONE
Antonio Fici, direttore scientifico di Terzjus

RELAZIONI
Francesca Polacchini, Università di Bologna, “LE BASI COSTITUZIONALI DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE”
Barbara Boschetti, Università Cattolica di Milano, “GLI ISTITUTI DELL’AMMINISTRAZIONE CONDIVISA. COPROGRAMMAZIONE E COPROGETTAZIONE NEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE”
Mario Renna, Università di Siena, “LA FIGURA DEL VOLONTARIO NEL CTS E NEL DLGS 40/2017”

NE DISCUTONO
Licio Palazzini, presidente Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile
Enrico Borrelli presidente Forum Nazionale Servizio Civile
Giovanni Rende, rappresentante nazionale Operatori Volontari
Ivan Nissoli, Presidente Csvnet – presidente Conferenza Enti Servizio Civile Lombardia
Felice Scalvini, presidente onorario Assifero

CONCLUSIONI
Luigi Bobba, presidente Terzjus

Luigi Bobba“Verso il servizio civile universale. I passi da compiere”. Digital event, Venerdì 14 gennaio ore 15.00 – 17.00 
Leggi...

Gli enti sportivi dilettantistici tra due riforme. Un seminario per capire e correggere

Gli enti sportivi dilettantistici si trovano oggi tra le due “grandi” riforme, quella del terzo settore e quella dello sport. Tra le più di 360.000 istituzioni non profit censite dall’Istat, circa 90.000 sono associazioni o società sportive dilettantistiche. Per questo è necessario capire più a fondo le conseguenze della riforma dello sport ed eliminare la dove sono i conflitti con la riforma del terzo settore. Un seminario di lavoro il prossimo 18 giugno

La riforma dello sport, recentemente varata, è ancora in gran parte inefficace. Già ne è prevista la “correzione” successivamente alla sua entrata in vigore. Tale correzione dovrà però essere sostanziale per consentire agli enti sportivi dilettantisti di poter assumere anche la qualifica di enti del terzo settore, in continuità con il passato.

Il convegno promosso da Terzjus in collaborazione con Vita e il Coordinamento degli Enti di promozione sportiva del Coni, si propone pertanto di analizzare sotto diversi profili la situazione degli enti sportivi dilettantistici tra le due “grandi” riforme, quella del terzo settore e quella dello sport, al fine di individuare novità, incongruenze, modifiche necessarie ad armonizzare le due discipline per consentire l’armonico sviluppo degli enti sportivi dilettantistici, e favorirne l’approdo verso il terzo settore riformato.

Così il presidente di Terzjus, Luigi Bobba, spiega le finalità del seminario online: «Mentre la riforma del Terzo settore prendeva faticosamente il via, il Governo Conte II ( e poi nell’atto finale il Governo Draghi) elaboravano ed emanavano una riforma dello sport che presenta non pochi intrecci, rinvii e ricadute in particolare con il dlgs 117/2017, meglio noto come Codice del Terzo settore. Innanzitutto per i numeri che sono in gioco. Tra le più di 360.000 istituzioni non profit censite dall’Istat, circa 90.000 sono associazioni o società sportive dilettantistiche. Di queste 90.000 organizzazioni, si stima che più della metà possano essere qualificate come Enti del terzo settore reali o potenziali, ovvero abbiano i requisiti o per trasmigrare nel nuovo Registro unico del terzo settore o possano chiedere di iscriversi onde potersi avvalere dei vantaggi previsti dal Codice del Terzo settore. Già solo questo dato rivela come le due riforme non possano procedere su binari paralleli, ma abbiano bisogno di un’armonizzazione che purtroppo non è stata prevista al momento del varo della riforma dello sport”.

Il seminario si propone quindi l’obiettivo non solo di esaminare in profondità i diversi aspetti della riforma dello sport, ma altresì di individuare i necessari correttivi affinché vengano non si creino artificiose separazioni tra le Associazioni Sportive Dilettantistiche e gli altri enti del terzo settore e che consentano alle stesse di potersi iscrivere al nuovo Registro unico del terzo settore.

leggi l’articolo su Vita.ta

 

 

Luigi BobbaGli enti sportivi dilettantistici tra due riforme. Un seminario per capire e correggere
Leggi...

Iniziativa. I giovani e il servizio civile per tutti. «Sì a un mese di prova in estate»

Durante l’incontro promosso da “Avvenire” e “Vita”, è emerso un fronte trasversale favorevole all’investimento sin da subito di risorse e progetti a favore delle nuove generazioni

Le sfide sul tavolo​

1 La proposta di Bobba. Un’alternanza Scuola-Servizio civile rivolta a tutti i ragazzi e le ragazze tra i 16 e 18 anni e la possibilità di votare per l’elezione dei sindaci. È la doppia proposta avanzata da Luigi Bobba, presidente di Terzjus (Osservatorio di diritto del Terzo Settore) e già sottosegretario al Lavoro. L’idea dell’alternanza tra scuola e SC, che può essere inserita nel curriculum del giovane con l’acquisizione di crediti formativi, venne lanciata con un intervento su Avvenire nel 2020 (tinyurl.com/f38v4483), nel quale Bobba parlava di «un’esperienza di educazione civica sul campo, un modo per qualificare e rafforzare l’appartenenza alla propria comunità». Nel 2013, invece, con l’ex collega parlamentare Dario Nardella (ora sindaco di Firenze), venne depositata una proposta di legge per far votare i 16enni per il proprio Sindaco.

2 Il voto ai sedicenni. In Italia per votare alle elezioni politiche per la Camera, e per le amministrative, si deve avere raggiunto la maggiore età, 18 anni. Lo prevede la Costituzione. Possono eleggere senatori e senatrici, invece, i cittadini con più di 25 anni. La legge di riforma costituzionale per abbassare questo limite a 18 anni è stata approvata alla Camera nel 2019, ma poi l’iter si è interrotto. Da tempo si parla anche di estendere il diritto di voto ai sedicenni. La proposta è stata rilanciata da Enrico Letta nel discorso che ha fatto il 14 marzo 2021 all’Assemblea nazionale del Partito Democratico che lo ha eletto nuovo segretario. La stessa idea era stata messa in campo da Walter Veltroni nel 2007, una volta diventato segretario Pd, e riproposta dallo stesso Letta nel 2019. Del 2015 una proposta di legge analoga della Lega Nord.

3 Il servizio civile universale. È dal 2005 che il Parlamento ha sospeso il servizio di leva obbligatorio, sia quello militare che quello civile per gli obiettori di coscienza. Come per le Forze armate, anche il servizio civile è diventato volontario. Poi nel 2016 è stato coinvolto nella riforma del Terzo settore, diventando “universale”: nelle intenzioni doveva essere accessibile a tutti coloro che ne avessero fatto domanda. L’inadeguatezza dei fondi però finora lo ha impedito e le richieste sono ogni anno almeno il doppio dei posti. Numerose in questi anni le proposte di reintrodurre un servizio civile obbligatorio, di durata inferiore all’anno attuale, come scuola di cittadinanza e impegno civico. Un progetto che si scontra con due difficoltà: creare progetti per un bacino di circa 400 mila giovani l’anno (rispetto ai 50mila attuali) e trovare risorse economiche commisurate.

leggi l’articolo su Avvenre di sabato 17 aprile 2021

Avvenire_20210417_A11

Luigi BobbaIniziativa. I giovani e il servizio civile per tutti. «Sì a un mese di prova in estate»
Leggi...

Video. Giovani e impegno civile, le proposte per la politica

Webtalk venerdì 16 aprile (17.30-19) organizzato da Avvenire e Vita

L’ingresso dei giovani nella vita civile, il loro coinvolgimento in termini di partecipazione e responsabilizzazione verso la comunità e di impegno sociale e politico sono questioni da tempo sul campo. In una fase storica in cui l’evoluzione demografica rischia di escludere sempre di più le giovani generazioni dalle istanze pubbliche, il tema richiede di essere affrontato con serietà per individuare soluzioni adeguate e aperte al futuro.

leggi l’articolo su Avvenire di venerdì 16 aprile 2021

Luigi BobbaVideo. Giovani e impegno civile, le proposte per la politica
Leggi...

“La responsabilità politica. Una sfida per il Terzo settore?”

La provocazione è stata lanciata dal vicepresidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato che in un saggio ha scritto: «È tempo che il Terzo settore la smetta di lamentarsi della mediocrità del ceto politico e dica “Tocca a noi”». Una riflessione rilanciata da “7-Corriere della sera e ripresa da Vita.it. Il prossimo 4 marzo con Amato ne dibatteranno, Dario Di Vico, Antonio Gaudioso, Claudia Fiaschi, Luigi Bobba, Elena Ostanel e Angelo Moretti

leggi l’articolo su Vita.it del 26 febbraio 2021

Giovedì 4 marzo 2021, ore 17:30-19 in diretta su Vita.it o su www.corriere.it

 

Luigi Bobba“La responsabilità politica. Una sfida per il Terzo settore?”
Leggi...

Riforma del Terzo settore: tre passaggi da fare subito per renderla efficace

Mentre è entrato nella fase applicativa in decreto che istituisce il RUNTS (Registro unico nazionale del Terzo settore) e si stanno delineando le linee guida sull’applicazione degli articoli 55 e 56 del CTS (Codice del Terzo settore), vale la pena cercare di capire se e quanto le attese che la riforma aveva suscitato, hanno trovato concreto riscontro nella dinamiche di cambiamento di questi tre anni. Consapevoli che la riforma del Terzo settore ambiva a conseguire due risultati: dare ordine e certezza ad un mondo regolato da una legislazione frastagliata e contraddittoria; e introdurre un complesso di norme di carattere promozionale in modo da, non solo riconoscere, ma altresì favorire i soggetti di Terzo settore in quanto attori essenziali sia nel rafforzamento della coesione sociale che in uno sviluppo più inclusivo del Paese.

leggi il mio articolo su Vita.it del 3 dicembre 2020

Luigi BobbaRiforma del Terzo settore: tre passaggi da fare subito per renderla efficace
Leggi...

Il servizio civile per tutti è rimasto un diritto per pochi

Nell’anno nero del Servizio civile nazionale — il 2012 — Vita buttava il cuore oltre l’ostacolo e lanciava il Servizio civile universale. I ragazzi in servizio erano ormai ridotti al lumicino, ma, con un’intuizione rivelatasi poi feconda, il magazine del non profit italiano raccoglieva attorno alla proposta un numero elevato di adesioni e il sostegno di diverse parti politiche. Che significato veniva dato alla parola universale? Non veniva certo messa in discussione la volontarietà della scelta, ma come spiegava bene il fondatore di Vita Riccardo Bonacina, non deve più accadere che lo Stato italiano «dica ad un giovane che vuole impegnarsi per la sua comunità: no, tu no”!». E continuava: «Certo ci vuole un po’ di coraggio per immaginarsi un po’ di futuro… Ma l’alternativa è la morte per irresponsabilità».

Scarica qui il pdf del mio articolo

Leggi il numero di Vita.it di ottobre 2020

Luigi BobbaIl servizio civile per tutti è rimasto un diritto per pochi
Leggi...

Antonio Fici: “Non c’è Terzo settore senza diritto del Terzo settore”

La sintesi dei lavori del primo seminario online del neonato “Osservatorio di Diritto del terzo settore, della filantropia e dell’impresa sociale” presieduto da Luigi Bobba, sui rapporti tra le PA e gli enti non profit

Alla presenza “virtuale” di circa 300 partecipanti, si è svolto il primo seminario online organizzato da Terzjus, il neonato “Osservatorio di Diritto del terzo settore, della filantropia e dell’impresa sociale”, costituito da diversi enti e reti del terzo settore e presieduto da Luigi Bobba, che da sottosegretario del Ministero del Lavoro è stato il “padre” della riforma del 2017. La registrazione integrale del seminario sarà presto resa disponibile nel sito dell’Osservatorio. Introduzione e conclusioni sono state tenute dal direttore scientifico dell’Osservatorio, prof. Antonio Fici. Ci si sofferma sulle sfide e le opportunità nascenti dagli articoli 55 e 56 del Codice, anche alla luce degli spunti forniti dagli autorevoli relatori intervenuti durante l’evento.

leggi l’articolo di Antonio Fici su Vita.it

Luigi BobbaAntonio Fici: “Non c’è Terzo settore senza diritto del Terzo settore”
Leggi...