Una foto che parla. Quelle grida senza ascolto pensiamoli nostri figli

In una foto diffusa da Sos Mediterranée il cadavere di un uomo galleggia in mare, avvinto a un salvagente. Indossa una giacca a vento, il cappuccio nero gli nasconde il volto. Non è annegato: forse ha retto a lungo, nell’attesa di un salvataggio che non è arrivato. L’uomo è morto di ipotermia, cioè di freddo, giovedì scorso, insieme ad altri 130 migranti.

leggi l’articolo di Marina Corradi su Avvenire di sabato 24 aprile 2021

 

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La transizione non è un pasto gratis

L’energia non è per definizione old and black e il digitale al contrario new and green. Quadrare il cerchio fra crescita, transizione energetica, inno­vazione digitale è un rompicapo che non ammette scorciatoie. Essere green e Nimby è più contraddit­torio che mai. La transizione non è un pasto gratis. Le aziende lo sanno. È tempo che lo sappiano anche i cittadini che la richiedono.

leggi l’articolo di Lapo Pistelli, Direttore Public Affairs presso Eni

pubblicato in Formiche, anno XVII – 168 – 04.2021

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Il vero reddito di cittadinanza sono gli investimenti nella formazione dei giovani

Nell’arco di poche settimane, l’Istat ha presentato una sequenza di immagini dell’Italia che, da diverse angolature, evidenziano criticità radicali: la prosecuzione del cosiddetto “inverno demografico” caratterizzato da svuotamento delle culle e impoverimento della struttura demografica; la perdita di circa 945mila posti di lavoro nell’anno della pandemia; da ultimo, la presenza cospicua di imprese «strutturalmente a rischio» e che ritengono di non riuscire più ad aprire i battenti alla ripresa delle attività.

Se non fosse che la gravità della pandemia costringe i decisori a rincorrere le emergenze, su questi argomenti si dovrebbe aprire un vero e proprio brain storming nazionale per individuare le strategie più urgenti ed efficaci da mettere in campo. Anche perché sono esiti che affiorano in misura sempre più preoccupante, ma non da oggi. Infatti, affondano le loro radici nel tempo.

I punti chiave

leggi l’aticolo su Il Sole 24 Ore del 23 aprile 2021

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Commercialisti e Terzo settore, ruolo chiave per l’organo di controllo

Con la circolare «Riforma del Terzo settore: elementi professionali e criticità applicative» pubblicata ieri il Consiglio nazionale dei commercialisti torna ad analizzare la Riforma del Terzo settore cercando di sciogliere alcuni nodi sulle questioni legate al periodo transitorio del Codice (Dlgs 117/2017 o Codice del Terzo settore).

leggi l’articolo di Gabriele Sepio su Norme & Tributi + del Sole 24 Ore del 22 Aprile 2021

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Un patto per il lavoro che darà senso al mondo che cambia

Come evidenziato nelle ricerche sulla questione della società e dell’economia dei dati, le classifiche internazionali ci vedono arrancare nella digitalizzazione. Segno che una vasta parte della società ha bisogno di accompagnamento al rapporto con l’innovazione tecnica. Occorre partire dalla concretezza di quelle che io chiamo le “passioni tristi” degli interessi diffusi e molecolari, per comprendere come accompagnare la sfera del sociale a confrontarsi con le “passioni fredde” della potenza del dato, del calcolo, della tecnica. Per colmare questo iato tra passioni tristi e passioni fredde, occorre ragionare su due temi: cosa mettere in mezzo tra i flussi delle internet company e l’orizzontalità della moltitudine che li subisce e per non subirli, come metterci assieme e assumere voce.

leggi l’articolo di Aldo Bonomi su Il Sole 24 Ore del 

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“Un’eredità fertile. Riformare la legge d’imposta sulle Successioni e Donazioni per rimettere in circolo la ricchezza”

Giovedì 29 aprile dalle ore 16.00, Terzjus e Fondazione Italia Sociale propongono un webinar di presentazione della proposta di riforma della Legge sulle Successioni e Donazioni formulata per iniziativa di Fondazione Italia Sociale, per agevolare la destinazione filantropica dei lasciti, rimettere in circolo la ricchezza ed al tempo stesso promuoverne una distribuzione più equa.
Partecipano al commento della proposta il Consiglio Nazionale del Notariato, il Comitato Testamento Solidale, AIRC, il Forum Nazionale del Terzo settore ed il CNEL.
Facciamo pochi figli, invecchiamo senza eredi diretti, risparmiamo e accumuliamo per paura del futuro e non facciamo testamento, con la conseguenza che il patrimonio familiare viene trasferito a parenti di cui non conosciamo o ricordiamo l’esistenza.
Una scelta inconsapevole quella dei figli del Bel Paese che però fotografa a tinte forti quella  che in gergo si chiama “ricchezza inattiva” perché non contribuisce all’economia reale e che, in tempi di Covid, è una opportunità persa.
In un tempo di disuguaglianze crescenti, infatti, torna di attualità riconsiderare una tassazione più equa sulle successioni. Potrete seguire l’evento del prossimo 29 aprile a partire dalle ore 16.00, in diretta streaming sul canale Youtube di Tezjus clikkando sul seguente link https://www.youtube.com/channel/UC30WOLTsOvgnOCelO-GGI9A Durante l’evento “Un’eredità fertile“, verrà presentata la proposta di Fondazione Italia Sociale che va in questa direzione, ragionando senza pregiudizi su un tema che è quasi del tutto assente dal dibattito pubblico.
L’Osservatorio Terzjus ha deciso di promuovere questo webinar per raccogliere e rilanciare la proposta redatta dalla Fondazione Italia sociale, di riforma della legge sulle successioni e donazioni al fine di agevolare la destinazione filantropica dei lasciti. Si tratta di una proposta in linea con gli intenti della riforma del Terzo settore, in quanto sempre di più sarà necessario che gli Enti del Terzo Settore trovino un sostegno finanziario mediante le donazioni di cittadini ed imprese e che la leva fiscale dello Stato incoraggi le famiglie a promuovere buone cause insieme ad un accesso più equo alla ricchezza.
Promuovere quindi scelte più consapevoli,  a vantaggio della comunità, senza mettere le mani nelle tasche degli italiani, questa la proposta della Fondazione Italia Sociale, presentata durante l’evento da Gabriele Sepio, Segretario Generale di Terzjus e Consigliere della Fondazione, rivedendo le soglie e le aliquote, tutelando i gradi di parentela diretta, ma aumentando progressivamente le imposte per i discendenti più lontani (dal quarto grado in avanti). La finalità è quindi incentivare, azzerando le tasse, chi, non avendo discendenti prossimi, intende destinare i propri beni a scopi di interesse sociale.
Una riforma della Legge d’imposta sulle Successioni e Donazioni sarebbe una misura di equità con cui chi ha avuto fortuna e possibilità di accumulare nella vita può contribuire al benessere di molti. Potrebbero trarne vantaggio organizzazioni non profit, università, scuole, musei, ospedali. L’obiettivo è rimettere la ricchezza in circolo e al tempo stesso promuovere il bene comune. Perché, altrimenti, la ricchezza che resta inattiva finisce con il rendere il futuro insostenibile per tutti.
Dopo l’introduzione curata da Gianluca Salvatori, Segretario Generale della Fondazione Italia Sociale, presenterà la proposta di modifica legislativa, Gabriele Sepio, Segretario Generale di Terzjus nonché Consigliere della Fondazione.

A seguire interverranno sempre moderati da Sara Vinciguerra, Responsabile Comunicazione di Terzjus:

·       Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Terzo settore
·       Rossano Bartoli, Portavoce del Comitato Testamento Solidale
·       Niccolò Contucci, Direttore di AIRC
·       Claudia Fiaschi, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore
·       Giampaolo Gualaccini, Consigliere del CNEL, Capo delegazione Terzo settore non profit

Le conclusioni sono affidate a Luigi Bobba Presidente di Terzjus.

Il testo della proposta di riforma della Legge d’imposta sulle Successioni e Donazioni è presentato e commentato su CIVIC Quaderni di Fondazione Italia Sociale | Un’eredità fertile, disponibile al download gratuito su http://becivic.it/civicn3/

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«Con Letta. per il Pd inizia la fase 3 Sulle elezioni si torni al Mattarellum»

Filippo Andreatta al neo leader allievo del padre: non sia più un partito di «ex» qualcosa

Professor Andreatta, i vecchi bolognesi ancora ricordano la campagna elettorale che suo padre Beniamino, candidato sindaco Dc, fece contro i comunisti nel 1985, e in particolare contro i «fittoni» con cui la giunta rossa voleva delimitare la prima Ztl…

«Papà lo ricordava volentieri. Lo slogan era: “I fittoni mandateli a Vilnius, per difendere i patrioti lituani dai carri armati sovietici”».

leggi l’intervista sul Corriere della Sera del 12 aprile 2021 pag. 11

 

 

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Iniziativa. I giovani e il servizio civile per tutti. «Sì a un mese di prova in estate»

Durante l’incontro promosso da “Avvenire” e “Vita”, è emerso un fronte trasversale favorevole all’investimento sin da subito di risorse e progetti a favore delle nuove generazioni

Le sfide sul tavolo​

1 La proposta di Bobba. Un’alternanza Scuola-Servizio civile rivolta a tutti i ragazzi e le ragazze tra i 16 e 18 anni e la possibilità di votare per l’elezione dei sindaci. È la doppia proposta avanzata da Luigi Bobba, presidente di Terzjus (Osservatorio di diritto del Terzo Settore) e già sottosegretario al Lavoro. L’idea dell’alternanza tra scuola e SC, che può essere inserita nel curriculum del giovane con l’acquisizione di crediti formativi, venne lanciata con un intervento su Avvenire nel 2020 (tinyurl.com/f38v4483), nel quale Bobba parlava di «un’esperienza di educazione civica sul campo, un modo per qualificare e rafforzare l’appartenenza alla propria comunità». Nel 2013, invece, con l’ex collega parlamentare Dario Nardella (ora sindaco di Firenze), venne depositata una proposta di legge per far votare i 16enni per il proprio Sindaco.

2 Il voto ai sedicenni. In Italia per votare alle elezioni politiche per la Camera, e per le amministrative, si deve avere raggiunto la maggiore età, 18 anni. Lo prevede la Costituzione. Possono eleggere senatori e senatrici, invece, i cittadini con più di 25 anni. La legge di riforma costituzionale per abbassare questo limite a 18 anni è stata approvata alla Camera nel 2019, ma poi l’iter si è interrotto. Da tempo si parla anche di estendere il diritto di voto ai sedicenni. La proposta è stata rilanciata da Enrico Letta nel discorso che ha fatto il 14 marzo 2021 all’Assemblea nazionale del Partito Democratico che lo ha eletto nuovo segretario. La stessa idea era stata messa in campo da Walter Veltroni nel 2007, una volta diventato segretario Pd, e riproposta dallo stesso Letta nel 2019. Del 2015 una proposta di legge analoga della Lega Nord.

3 Il servizio civile universale. È dal 2005 che il Parlamento ha sospeso il servizio di leva obbligatorio, sia quello militare che quello civile per gli obiettori di coscienza. Come per le Forze armate, anche il servizio civile è diventato volontario. Poi nel 2016 è stato coinvolto nella riforma del Terzo settore, diventando “universale”: nelle intenzioni doveva essere accessibile a tutti coloro che ne avessero fatto domanda. L’inadeguatezza dei fondi però finora lo ha impedito e le richieste sono ogni anno almeno il doppio dei posti. Numerose in questi anni le proposte di reintrodurre un servizio civile obbligatorio, di durata inferiore all’anno attuale, come scuola di cittadinanza e impegno civico. Un progetto che si scontra con due difficoltà: creare progetti per un bacino di circa 400 mila giovani l’anno (rispetto ai 50mila attuali) e trovare risorse economiche commisurate.

leggi l’articolo su Avvenre di sabato 17 aprile 2021

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Video. Giovani e impegno civile, le proposte per la politica

Webtalk venerdì 16 aprile (17.30-19) organizzato da Avvenire e Vita

L’ingresso dei giovani nella vita civile, il loro coinvolgimento in termini di partecipazione e responsabilizzazione verso la comunità e di impegno sociale e politico sono questioni da tempo sul campo. In una fase storica in cui l’evoluzione demografica rischia di escludere sempre di più le giovani generazioni dalle istanze pubbliche, il tema richiede di essere affrontato con serietà per individuare soluzioni adeguate e aperte al futuro.

leggi l’articolo su Avvenire di venerdì 16 aprile 2021

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