Apprendistato e tirocini: cosa aspettiamo a fare la stessa cosa utilizzando le risorse di Next Generation Eu?

Cosa aspettiamo a fare la stessa cosa utilizzando le risorse di Next Generation Eu?

 

Luigi BobbaApprendistato e tirocini: cosa aspettiamo a fare la stessa cosa utilizzando le risorse di Next Generation Eu?
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LETTERA ENCICLICA “FRATELLI TUTTI” DEL SANTO PADRE FRANCESCO SULLA FRATERNITÀ E L’AMICIZIA SOCIALE

1. «Fratelli tutti»,[1] scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui».[2] Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita.

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Luigi BobbaLETTERA ENCICLICA “FRATELLI TUTTI” DEL SANTO PADRE FRANCESCO SULLA FRATERNITÀ E L’AMICIZIA SOCIALE
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Terzjus  incontra la Presidente del Senato, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati

Comunicato stampa

In occasione della pubblicazione del primo Quaderno dedicato ai rapporti tra le Pubbliche Amministrazioni e gli Enti del Terzo Settore, Terzjus, l’Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale, incontra la Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica.

7 ottobre 2020

Il primo volume dei Quaderni dell’Osservatorio Terzjus, a cura di Antonio Fici, Luciano Gallo e Fabio Giglioni,  fa il punto sull’ equilibrio e sul dialogo tra gli enti pubblici e quelli del Terzo Settore, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 131 di luglio 2020,  valorizzando un nuovo rapporto collaborativo tra i soggetti pubblici e gli Enti del Terzo Settore e realizzando un modello di amministrazione condivisa, ispirata alla valenza sociale, alla sussidiarietà e alla solidarietà.

“A pochi mesi dalla nascita dell’Osservatorio – dichiara Luigi Bobba, Presidente di Terzjus – è per noi un privilegio poterci confrontare con la Presidente del Senato sul cammino fatto e su quanto questo percorso vada sostenuto e riconosciuto dalle istituzioni in primis, partendo proprio dal messaggio che la Presidente Casellati ci aveva fatto pervenire in occasione della nascita di Terzjus, in cui sottolineava “l’alleanza che abbiamo il dovere di salvaguardare anche con interventi normativi che diano finalmente piena attuazione alla riforma del Terzo Settore e, soprattutto, che ne riconoscano il ruolo fondamentale nella costruzione di una società sempre più equa, libera e solidale.””

Segnali in questo senso recepiti anche da recenti provvedimenti legislativi  e da alcuni esempi regionali che stanno andando nella medesima direzione, come in Toscana:  “Il Dl semplificazioni infatti  – prosegue Bobba – approvato l’11 settembre e pubblicato il 14 settembre 2020, grazie ad un emendamento  supportato da Anci e accolto dal Senato, chiarisce il rapporto tra il Codice dei Contratti pubblici e il Codice del Terzo Settore, stabilendo che si fa riferimento a quest’ultimo prioritariamente ogni qual volta  in cui per le amministrazioni pubbliche gli Enti di Terzo settore assumono il ruolo di “partner di progetto”. Un chiarimento normativo essenziale per concretizzare l’auspicio della Presidente Casellati. Sarà anche l’occasione – conclude Bobba – per condividere le prossime attività dell’Osservatorio che vanta soci fondatori con varie e differenti anime  e un autorevole comitato scientifico e che intende misurarsi con sfide importanti, come il supportare le amministrazioni regionali nell’avvio e nell’implementazione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e i municipi nella piena applicazione del Codice del Terzo settore.”

Dott.ssa Sara Vinciguerra

Responsabile comunicazione e stampa
Terzjus
Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale
mob: 338.8580945
Luigi BobbaTerzjus  incontra la Presidente del Senato, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati
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Elena Zanella, “Raccolta di fondi”. Prefazione di Luigi Bobba

Elena Zanella, “Raccolta di fondi. La buona causa non basta più. Bisogna essere bravi, tecnicamente bravi” (Elena Zanella Editore, 2020)

Prefazione di Luigi Bobba

Seneca diceva che “la nostra società è molto simile ad una volta di pietre: cadrebbe se esse non si sostenessero a vicenda”. Questa metafora ben si sposa con i valori che stanno alla base del Terzo Settore, un universo complesso ed eterogeneo che nel nostro Paese conta oltre 350 mila organizzazioni che operano grazie alla forza e all’impegno di più di 7 milioni di volontari e oltre 800 mila addetti, alla luce di quel principio di sussidiarietà inserito di recente nella nostra Costituzione, attraverso il quale viene favorita “l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, nello svolgimento di attività di interesse generale”. Questo ruolo del Terzo Settore come motore di sviluppo e produttore di coesione sociale lo si è sperimentato proprio nel corso degli ultimi mesi: mai come in questo periodo di profonda crisi, il non profit ha infatti fornito un supporto determinante nella gestione e nel contenimento degli effetti negativi che l’emergenza legata alla diffusione della pandemia ha provocato nel nostro Paese e in tutte le economie del globo. La rilevanza del non profit, quale antidoto contro la disgregazione del tessuto sociale, ha fatto emergere la consapevolezza che, a fronte di scenari futuri in parte ancora ignoti, le reti di solidarietà, assistenza e cura che questo universo è in grado di offrire, rappresentano un tassello fondamentale per la tenuta complessiva del Paese. Se dunque il Terzo Settore ha contribuito a mitigare gli effetti della crisi sui territori, è sicuramente vero che il peggioramento del quadro economico, accompagnato da una riduzione dei redditi e da un possibile aumento del rischio di esclusione sociale per molti, richiederà una presenza ancora più forte da parte delle organizzazioni della società civile per poter rispondere ai nuovi bisogni che emergeranno nel futuro prossimo. In questo senso, la capacità degli enti di attrarre risorse filantropiche in modo più strutturato (e innovativo) diventa elemento decisivo per garantire continuità all’azione di moltissime realtà sui territori.  Come ben evidenziato da Elena Zanella all’interno di questo utile “manuale d’istruzioni per il fundraising”, i cambiamenti generazionali che portano con sé un nuovo modo di intendere il dono e la filantropia (le nuove generazioni sono, ad esempio, più sensibili ai temi della sostenibilità e dell’impatto sociale) stanno avendo riflessi profondi sulle strategie delle organizzazioni nel ricercare le risorse utili a svolgere la propria attività. In sintesi, riprendendo una citazione contenuta nel libro, possiamo dire che “Essere buoni non basta più, occorre anche essere bravi”. In un contesto come quello odierno caratterizzato, da un lato, dal moltiplicarsi di nuovi bisogni e dall’altro dalla razionalizzazione dei capitali filantropici, bisogna essere in grado di comunicare chiaramente la propria visione, il “valore sociale aggiunto” che contraddistingue la singola organizzazione e i principi che quotidianamente ne muovono l’operato. Il ruolo del fundraiser, letteralmente colui che fa crescere i fondi, si sta ormai affermando quale figura imprescindibile all’interno delle realtà non profit che sempre più necessitano di competenze specifiche e di accompagnamento nell’identificazione e definizione di azioni chiare ed efficaci in grado sia di aumentare la propria base di donatori che di fidelizzare i propri sostenitori facendoli sentire parte integrante delle attività intraprese. 

Nel corso del mio mandato come Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (2014-2018), mi sono occupato in prima persona della Riforma del Terzo settore, un esteso lavoro di razionalizzazione e revisione organica della disciplina degli enti non profit che ha incluso tra le altre cose, per la prima volta, un riconoscimento normativo dell’attività di fundraising svolta dagli enti del Terzo Settore. L’innovatività della previsione, raggiunta grazie alle sollecitazioni e ai costruttivi scambi avuti con una rappresentanza di fundraiser, sta proprio nel riconoscere come queste attività siano intenzionali e frutto di azioni e strategie precise e organizzate. Non a caso, per dare seguito operativo a tali disposizioni, la Direzione generale Terzo settore del MLPS sta completando le “linee guida” per la raccolta fondi in modo da poi sottoporle alla valutazione e approvazione del Consiglio Nazionale del Terzo settore e della Cabina di regia costituita presso la Presidenza del Consiglio. Se da una parte dunque l’attività di fundraising e le professioni ad essa connessa trovano spazio all’interno della norma e assumono rilevanza giuridica, un’altra importante innovazione introdotta con la Riforma è quella relativa ai vantaggi fiscali connessi alle erogazioni liberali. Nello specifico, al fine di stimolare i comportamenti donativi, sono state innalzate le soglie di detrazione e deduzione rendendo più vantaggioso sostenere una buona causa. Ancora, è utile ricordare la recente disposizione volta a favorire le donazioni, sia da parte delle imprese che dei privati, di beni in natura, rendendo alquanto più’ semplificata e vantaggiosa la precedente procedura. Attraverso poi l’introduzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) si è voluto assolvere alla crescente importanza data alla trasparenza e rendicontazione anche da parte dei donatori che ricercano, in un mondo sempre più digitale e interconnesso, informazioni puntuali e precise sulle attività, sull’impatto generato e sull’utilizzo dei fondi ricevuti. Il principio guida di queste norme si regge sulla convinzione che, poiché lo Stato non può  fare tutto da se’, ha però la possibilità di sostenere fiscalmente la “mano privata” che concorre alla realizzazione di attività di interesse generale.

Il Terzo settore si trova davanti a nuove sfide: la pandemia, purtroppo, tra i tanti effetti negativi ha avuto anche quello di mettere in crisi una buona parte del mondo del volontariato, che oggi soffre per le minori donazioni, ridottesi drasticamente, come evidenziato dalle molte ricerche effettuate in questi mesi. In questo contesto di forti cambiamenti, il fundraising assume ancora più importanza in quanto rappresenta un’occasione per le organizzazioni di riflettere sui modi in cui ci si relaziona verso l’esterno, si comunica e si rende conto del proprio operato nelle comunità di riferimento anche alla luce dei nuovi bisogni che si verranno a creare. L’agile volume di Elena Zanella, nel fornire una panoramica del tema anche alla luce delle evoluzioni della nostra società, aiuta a navigare e a mettere ordine ad una serie di questioni che, oggi più che mai, assumono rilevanza per la crescita del Terzo settore nel nostro Paese. Merita dunque di essere letto, per poter rispondere efficacemente alle sfide sociali che investiranno le nostre società negli anni a venire. 

Luigi BobbaElena Zanella, “Raccolta di fondi”. Prefazione di Luigi Bobba
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