DUAL R-EVOLUTION – Il sistema duale di domani: analisi e ooprtunità

Osnabrück Declaration – Endorsed on 30 November 2020

La dichiarazione di Osnabrück del 2020 ha riconosciuto ancora una volta che l’apprendistato e l’apprendimento sul posto di lavoro migliorano l’occupabilità dotando le persone di “conoscenze, abilità e competenze che sono rilevanti per il mercato del lavoro in continua evoluzione e offrono l’aggiornamento e la riqualificazione per l’inclusione e l’eccellenza”.

“Apprenticeships and work-based learning embedded in a real-life work environment improve employability.
Objective 1: Resilience and excellence through quality, inclusive, and flexible VET Reinforce work-based learning and apprenticeships by implementing the European Framework for Quality and Effective Apprenticeships and making use of the on-demand support services, and policy learning initiatives. Strengthen the use of quality and inclusive apprenticeships as a tool to support school/training-to-work transitions of vulnerable groups and to improve citizens’ qualification levels.”

Organizzazione

Questo evento, è organizzato da:

Fondazione per la Scuola – www.fondazionescuola.it
Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali – www.lavoro.gov.it
ENAIP NET – (Consorzio ENAIP Regionali) – il maggiore player di formazione professionale italiano – www.enaip.net
ENAIP NAZIONALE – www.enaip.it

con la collaborazione di Regione del Veneto e Regione Piemonte.

È inserito, quale evento istituzionale, all’interno del programma culturale di JOB&ORIENTA (25 al 27 novembre 2021 – Verona, Italia).

Con questo evento si vuole contribuire ad una riflessione sugli scenari futuri dell’esperienza Duale nella IeFP, traguardando le sfide delineate dall’Unione Europea in termini di sostenibilità per una IeFP che favorisca l’inclusività, le pari opportunità e gli apprendimenti e le competenze per una nuova cittadinanza digitale e armonica in relazione con l’ambiente.

DUAL R-EVOLUTION – IL SISTEMA DUALE DI DOMANI: ANALISI E OPPORTUNITÀ (ore 14.00-15.15)

Ore 14.05 Saluti istituzionali:

GIORGIO SBRISSA – Presidente ENAIP NET
LUDOVICO ALBERT – Presidente Fondazione per la Scuola
ELENA DONAZZAN – Assessore Istruzione, Formazione, Lavoro, Pari opportunità Regione del Veneto

PARTE 1

Relatori:

EMMANUELE CRISPOLTI – Coordinatore ricerca studio e analisi del Sistema Duale IeFP – INAPP
PIETRO TAGLIATESTA – Dirigente Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e della Formazione Ministero del Lavoro
RAFFAELLA CROCE – Responsabile dell’area “Servizi per la transizione scuola-lavoro” ANPAL Servizi
ARTURO FAGGIO – Direttore Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Piemonte
FRANCESCA GIOVANI – Responsabile del Coordinamento delle Regioni per Lavoro e Formazione Professionale e Direttore della Direzione Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro Regione Toscana

Modera: GIORGIO SBRISSA – Presidente ENAIP Net

PARTE 2

LE PROPOSTE PER IL FUTURO DEL SISTEMA DUALE (ore 15.15 -16.30)

Relatori:

ANDREA ORLANDO* – Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
LUIGI BOBBA – Presidente Terzius
MARIA RAFFAELLA CAPRIOGLIO – Presidente Umana Spa – Confindustria
CLAUDIO DI BERARDINO – Assessore Regione Lazio
ELENA DONAZZAN – Assessore Regione del Veneto
MARCO GRANELLI – Presidente Confartigianato
ALESSANDRA NARDINI – Assessore Regione Toscana
LUIGI SBARRA* – Segretario Generale CISL
PAOLA VACCHINA – Presidente Forma Nazionale

Modera: LUDOVICO ALBERT – Presidente Fondazione per la Scuola

(*in attesa di conferma)

 

Luigi BobbaDUAL R-EVOLUTION – Il sistema duale di domani: analisi e ooprtunità
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Pacchetto fiscale e registro unico: il Governo pronto a sbloccare lo stallo

Il consulente del ministro Orlando ci scrive dopo la nostra richiesta di spiegazioni sui ritardi nell’attuazione della riforma del Terzo settore (vedi articolo del presidente di Terzjus Lugi Bobba nelle correlate): “L’apporto autonomo e qualificato dell’insieme degli enti non sarà visto come ancillare, o peggio residuale, nella messa a terra dei progetti e delle molte risorse che ci troveremo a gestire nei prossimi anni, per questo a tutti è chiesto uno sforzo straordinario che ricalibri il proprio ruolo nella società”

Il completamento della Riforma del Terzo Settore arriva in un momento storico per il nostro Paese: l’attuazione dei progetti previsti nel PNRR, il varo del Social Economy Action Plan, la Programmazione dei Fondi strutturali.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (in foto la sede di via Fornovo, ndr.) è impegnato affinché, definito l’impianto delle regole che ridisegnerà il mondo degli enti del Terzo Settore, si possa squadernare concretamente e in tutto il territorio nazionale una stagione nuova nel consolidamento, ridefinizione e rilancio della qualità della vita nelle nostre comunità. Le parti più innovative e promozionali della Riforma, a partire dal sistema di relazioni tra la Pubblica Amministrazione e gli ETS regolato dal Titolo V del Codice del Terzo Settore e confermato dalla sentenza n. 131/2020 della Corte costituzionale, dovranno rappresentare il terreno avanzato di innovazione per il Pubblico e per l’insieme dei Soggetti dell’Impresa Sociale, del Volontariato, della Promozione Sociale, degli Enti di Promozione Sportiva. (continua)

leggi l’articolo di Wladimiro Boccali su Vita.it del 11 ottobre 2021

Luigi BobbaPacchetto fiscale e registro unico: il Governo pronto a sbloccare lo stallo
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Riforma del Terzo settore: cosa aspetta il Governo a portarla a termine?

La riforma è apprezzata da più dell’80% dei soggetti interessati, ma rischia di essere sprecata in quanto la sua attuazione procede con passo troppo lento. Di rinvio in rinvio che fine hanno fatto il Registro unico del Terzo settore, l’invio alla Ue del pacchetto fiscale, il social bonus e il titolo di solidarietà? Eppure potrebbe essere un traino decisivo nella costruzione di un nuovo modello di politiche pubbliche nell’ambito del piano di Recovery

Il mondo del Terzo settore si trova ad affrontare una singolare temperie, carica di rischi ma anche di molte opportunità. Da un lato, è sospinto al cambiamento dalla Riforma che lo ha interessato per intero sia sul piano civilistico che fiscale; dall’altro, non può non cogliere le sfide che sono insite nell’attuazione del PNRR. I due fattori sono altresì intrecciati con il prossimo varo del Social Economy Action Plan, a cui sta lavorando il Commissario UE Nicolas Schimdt. Un tempo dunque di accelerati cambiamenti che richiedono scelte coraggiose e capacità di visione.

Ma cominciamo dallo stato di attuazione della riforma del Terzo settore. Dal Terzjus Report 2021emerge un macro dato. La riforma è apprezzata da piu’ dell’80% dei soggetti interessati, ma rischia di essere sprecata in quanto la sua attuazione procede con passo troppo lento.

Un passaggio decisivo sarà sicuramente l’avvio del RUNTS, il Registro unico degli enti del terzo settore. È trascorso ormai piu’ di un anno da quando il Ministero del Lavoro ha emanato il relativo decreto.E i sei mesi dati alle Regioni per istituire l’ufficio del Registro ed effettuare le trasmigrazioni delle Aps e delle Odv iscritte ai precedenti registri, sono abbondantemente scaduti. Serve un deciso intervento del Ministro del Lavoro per smuovere chi ancora sonnecchia, anche perchè lo stesso Ministero, già dal 2018, ha trasferito a tutte le Regioni le risorse per dotarsi del personale e delle attrezzature necessarie alla gestione del Registro. Senza questo cardine fondamentale, la riforma resta zoppa.

Connessa al Registro vi è la seconda questione essenziale: la notifica alla Commissione UE di alcune delle nuove norme fiscali. Ormai questo atto si trascina da circa quattro anni, anche se il Ministro Orlando, intervenendo a fine luglio alla prima riunione del ricostituito Consiglio nazionale del terzo settore, ha assicurato che la notifica era in via di perfezionamento e in autunno sarebbe stata trasmessa a Bruxelles.

Guardando l’altra faccia della medaglia, osserviamo che sono stati invece adottati nel 2021 provvedimenti importanti quali il Regolamento delle attività diverse previste all’art.6 del Codice, le disposizioni relative al 5 per 1000 e quelle sulle donazioni di beni in natura. In forza di questi tre atti amministrativi, gli ETS sono spinti ad investire maggiormente sulle attività secondarie e strumentali come fonte finanziaria per il sostegno delle proprie attività di interesse generale; poi, avranno a disposizione in tempi più rapidi la quota spettante del 5 per mille; infine, potranno ricevere non solo erogazioni liberali in denaro con un trattamento fiscale più favorevole per il donatore, ma altresì beni in natura da imprese che, in forza della facilitazione fiscale, potrebbero essere spinte a sostenere in tal modo i progetti degli ETS.

Dal versante delle misure promozionali, vi è una buona notizia. Nel decreto “Sostegni bis” dell’agosto scorso, è stato cancellata la necessità di un decreto attuativo del MEF per dare avvio al social lending.Così, fin da ora, le piattaforme di crowfunding potranno raccogliere risorse per gli ETS con un significativo vantaggio fiscale, ovvero la rendita finanziaria del risparmio raccolto e prestato agli ETS, sarà trattata con l’aliquota dei titoli pubblici (12,5%) anziché con quella della generalità delle rendite finanziarie (26%). Mancano invece all’appello il Social bonus, anche se il Ministero ha assicurato che l’atto è in avanzata fase di preparazione, e i Titoli di solidarietà. Qui il MEF potrebbe da subito emanare il decreto attuativo escludendo per ora la quota di liberalità (0.6% del valore del titolo) che il risparmiatore acquirente può donare come forma di liberalità ad un progetto di un ETS. Infatti, solo tale norma e non l’intera disposizione sui Titoli di solidarietà è soggetta ad autorizzazione comunitaria.

Da questo sommario e non completo quadro, si evince che le misure che si presentano come opportunità sono meno conosciute o non sono ancora state attuate. Ne deriva uno strabismo singolare per cui la Riforma viene percepita più come una nuova regolazione che come leva di sviluppo.Tale strabismo potrebbe rappresentare un freno per gli ETS nel cogliere tutte le potenzialità insite nel PNRR. Il richiamo all’art.55 del CTS, che il Presidente del Consiglio Draghi ha fatto nel suo discorso programmatico alla Camera , dovrebbe fungere da stella polare per l’utilizzo delle risorse del PNRR, attivando da subito le procedure dell’amministrazione condivisa: coprogrammazione,coprogettazione e accreditamento. I primi segnali circa l’impiego della quota di risorse già versata dalla UE all’Italia, non sono incoraggianti. Si percepisce il Terzo settore sempre come fornitore e non come partner delle amministrazioni pubbliche. Ma la via collaborativa tra ETS e PA ha la stessa dignità di quella concorrenziale e ,anzi, può essere privilegiata proprio per quella comunanza di scopo tra ETS e PA riconosciuta dalla sentenza della Corte Costituzionale del giugno 2020. Le risorse aggiuntive appostate per la non autosufficienza, per il servizio civile, per la povertà educativa minorile, per l’utilizzo degli immobili confiscati alle mafie, per la formazione duale, per il welfare di comunità, per l’housing sociale, per il ricupero delle periferie ( solo per citare alcuni dei capitoli della Missione 5 del PNRR) debbono essere spese prevalentemente non attraverso bandi tradizionali ma avvalendosi delle procedure dell’amministrazione condivisa.

L’attuazione rapida e completa della Riforma, nonché una scelta di metodo innovativa (agganciata agli art.55 e 56 del Codice) nella gestione del PNRR, potrebbero mettere in condizione il Governo insieme agli ETS di presentarsi a Bruxelles con le carte in regola per essere tra i protagonisti del Piano di azione dell’economia sociale. Poiché l’Italia è l’unico Paese della UE ad avere una normativa unitaria sul Terzo settore, siamo nelle condizioni di diventare un soggetto trainante per la creazione di un ecosistema adeguato e forte per lo sviluppo del “terzo pilastro “ a livello europeo.

articolo di Luigi Bobba 06 pubblicato su Vita.it del ottobre 2021

Luigi BobbaRiforma del Terzo settore: cosa aspetta il Governo a portarla a termine?
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Maurizio Del Conte, ex Anpal: “Col piano Gol sul lavoro il Governo rischia un altro spreco di risorse”

Maurizio Del Conte, ex Anpal: “Non bastano più soldi, serve ridisegno complessivo delle politiche attive”

Ci sono i soldi – 4,9 miliardi che arriveranno dall’Europa – e cinque percorsi per ricollocare chi perde il posto di lavoro. Non solo chi è in cassa integrazione, ma  anche chi percepisce l’indennità di disoccupazione o il reddito di cittadinanza, ancora i lavoratori fragili, i precari, i disoccupati che non hanno un sostegno al reddito: la lista dei beneficiari del piano Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) a cui sta lavorando il Governo è corposa. Così come è ambizioso l’obiettivo fissato al 2025: tirare nel mondo del lavoro fino a 3 milioni di beneficiari, la maggior parte – il 75% – costituito da donne, under 30, over 55, disoccupati di lunga durata e persone con disabilità. Ma il rilancio delle politiche attive del lavoro deve tenere conto degli insuccessi più recenti, a iniziare dal reddito di cittadinanza, e dei fallimenti più datati, che hanno a che fare non solo con la dimensione quantitativa (il numero dei centri per l’impiego, prima ancora degli uffici di collocamento), ma anche con quella qualitativa e cioè con l’incapacità di costruire un sistema capace di formare chi perde il posto in modo adeguato, garantendogli così una maggiore chance di ricollocazione.

leggi l’intervista a Maurizio Del Conte* su Huffington Post del 30 agosto 2021

*professore di Diritto del lavoro alla Bocconi

Luigi BobbaMaurizio Del Conte, ex Anpal: “Col piano Gol sul lavoro il Governo rischia un altro spreco di risorse”
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Caro ministro Orlando, ecco i 10 passi per compiere (finalmente) la Riforma del Terzo settore

Più dell’80% dei 1171 rispondenti, ha un giudizio positivo della riforma, in quanto ha introdotto una normativa unitaria per tutti gli enti del terzo settore (ETS); ma,altrettanti lamentano un iter troppo lungo e tempi di attuazione eccessivamente dilatati. La coincidenza della fase attuativa della Riforma con l’avvio delle misure del PNRR è un’occasione imperdibile per fare del Terzo settore – come ha detto il Presidente Mattarella “una struttura portante, non di supplenza ma di autonoma e specifica responsabilità per l’intero Paese.

di Luigi Bobba, 20 luglio 202, Vita.it

Luigi BobbaCaro ministro Orlando, ecco i 10 passi per compiere (finalmente) la Riforma del Terzo settore
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Terzjus Report 2021 “Riforma in movimento” sarà consegnato il 1° luglio al Presidente della Repubblica e presentato, il 2 luglio, al convegno in Senato con Andrea Orlando e Nicolas Schmit

COMUNICATO STAMPA

Luigi Bobba: Terzjus Report 2021 “Riforma in movimento” sarà consegnato il 1° luglio al Presidente della Repubblica e presentato, il 2 luglio, al convegno in Senato con Andrea Orlando e Nicolas Schmit

Terzjus festeggia il suo primo compleanno con l’avvio di una collana di Report – annuali sull’Italia e biennali con un profilo europeo – il 2 luglio alle ore 11, in diretta dalla Sala Capitolare del Senato della Repubblica, con la presentazione al pubblico del Terzjus Report 2021 “Riforma in movimento”.

L’evento, che si potrà seguire in diretta sulla web tv del Senato della Repubblica e sui canali YouTube del Senato e di Terzjus, ha ottenuto anche il contributo del Commissario Europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione, Nicolas Schmit, che verrà trasmesso all’inizio del convegno. “L’economia sociale – afferma il Commissario Schmit – può svolgere un ruolo chiave nello sforzo della ricostruzione delle nostre economie e società post pandemia che ci trova tutti impegnati a livello nazionale e europeo. Pertanto, il rapporto di Terzjus è particolarmente pertinente in quanto coglie le attuali sfide delle organizzazioni dell’economia sociale.”

Terzjus Report 2021, che si compone di cinque sezioni e racchiude i contributi di accademici, esperti e professionisti del settore, rappresenta sia un utile strumento per analizzare, anche in chiave propositiva, l’evoluzione della legislazione sia un “manuale d’istruzioni” per informare, guidare e supportare tutte le organizzazioni a navigare il nuovo diritto del Terzo settore. Contiene inoltre la survey digitale messa in opera insieme ad Italia non profit, ed è realizzato con il supporto di Fondazione Cariplo, Fondazione Unipolis e dell’Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte, con il contributo di Cattolica Assicurazioni per la pubblicazione a cura dell’Editoriale Scientifica di Napoli

Si parte perciò anche e soprattutto dal basso, dalle sollecitazioni dei soci che hanno dato vita a Terzjus, dalle difficoltà concrete che tutti i giorni gli operatori e dirigenti del Terzo Settore affrontano, dai progetti delle tante realtà associative cooperative e di volontariato, dai cittadini beneficiari, facendo squadra con il Comitato scientifico di Terzjus, guidato da Antonio Fici e un network di accademici e professionisti giuridici, finanziari, economiche sociali per monitorare l’attuazione della riforma più importante del Terzo Settore e formulare proposte e suggerimenti.

Una costante metodologica del Presidente di Terzjus, Luigi Bobba, che ha usato la medesima modalità da promotore della stessa Riforma del Terzo settore, – come Sottosegretario al Ministero del Lavoro nella precedente legislatura – e da poco nominato membro del Comitato Nazionale del Terzo Settore. “Siamo orgogliosi di celebrare questo compleanno così importante – dichiara Luigi Bobba – non solo dando vita al 1° Terzjus Report, ma soprattutto avendo la possibilità di consegnarlo al Presidente della Repubblica il 1° luglio, condividendo con lui le sfide che dal nostro Osservatorio abbiamo colto e provato ad affrontare. Un segnale, quello del Presidente Mattarella, di costante attenzione al riconoscimento e alla promozione del Terzo settore, oggi più che mai “struttura portante” dell’intero Paese.

Il Terzjus Report 2021 potrà essere scaricato gratuitamente dal sito www.terzjus.it a partire dal 2 luglio.

Link per seguire l’evento:
https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano
https://www.youtube.com/channel/UC30WOLTsOvgnOCelO-GGI9A
https://webtv.senato.it

Programma dell’evento

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Presentazione del Terzjus Report 2021 – Roma, 2 Luglio ore 11

A conclusione di questo primo anno di vita di Terzjus – Osservatorio giuridico del terzo settore, ho il piacere di invitarvi alla presentazione del Terzjus Report 2021, il primo rapporto sullo stato e l’evoluzione della legislazione sul terzo settore in Italia.
L’incontro si terrà il 2 luglio a partire dalle ore 11 a Roma nella sala Capitolare del Senato a Palazzo della Minerva. Potrete seguire l’evento sui canali YouTube del Senato e di Terzjus.
Il Terzjus Report, che dal 2 luglio sarà scaricabile gratuitamente dal sito www.terzjus.it, contiene sia un monitoraggio della legislazione sul Terzo settore emanata a seguito della Riforma del 2017, sia una survey digitale sulla percezione e l’impatto della stessa sugli enti del terzo settore. Completano il Rapporto alcuni focus tematici sulle questioni di maggiore attualità, il racconto di sette buone prassi di innovazione sociale nonché alcune proposte rivolte alle istituzioni e in particolare al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, che sarà presente all’evento.
Nella speranza di avervi con noi il 2 luglio – seppur a distanza – vi invio un cordiale saluto.

Luigi Bobba
Presidente Terzjus

RIFORMA IN MOVIMENTO
PRESENTAZIONE DEL TERZJUS REPORT 2021

Venedì 2 luglio ore 11
Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva
Piazza della Minerva, 38 – Roma

Introduce
Luigi Bobba, Presidente di Terzjus

Saluti istituzionali
Anna Rossomando,Vicepresidente del Senato
Nicolas Schmit, Commissario Europeo per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Integrazione

Presentazione
1° Rapporto sullo stato e le prospettive della legislazione sul Terzo Settore in Italia
Antonio Fici, Direttore scientifico di Terzjus

Dialoghi sul Terzo Settore che verrà
Moderano Luigi Bobba e Sara Vinciguerra

“Non solo freddi numeri, ma una Riforma in movimento”
Stefano Arduini,Direttore di “Vita”
Claudia Fiaschi, Portavoce del Forum Terzo Settore

“Gli innovatori non aspettano”
Elisabetta Soglio, Responsabile di “Corriere Buone Notizie”
Stefania Mancini,Presidente di Assifero

“Verso un’amministrazione condivisa”
Gabriele Sepio, Segretario Generale di Terzjus
Giuliano Amato, Vicepresidente della Corte Costituzionale
Maria Carla De Cesari, Caporedattore “Norme e Tributi” – Il Sole 24 Ore

“Guardando al 2022: un necessario cambio di passo”
Luigi Bobba, Presidente di Terzjus
Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Massimo Calvi, Caporedattore di “Avvenire”

Link per seguire l’evento:
sul canale YouTube del Senato Italiano
https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano
sul canale YouTube di Terzjus
https://www.youtube.com/channel/UC30WOLTsOvgnOCelO-GGI9A
sulla web tv del Senato Italiano
https://webtv.senato.it

I giornalisti devono accreditarsi scrivendo a: vinciguerra@terzjus.it

Locandina Presentazione Terzjus Report 2021

Luigi BobbaPresentazione del Terzjus Report 2021 – Roma, 2 Luglio ore 11
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Luigi Bobba nominato nel consiglio nazionale del Terzo settore

Comunicato Stampa

LUIGI BOBBA NOMINATO NEL CONSIGLIO NAZIONALE DEL TERZO SETTORE

“Sono grato al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per avermi nominato quale esperto di comprovata esperienza nel Consiglio nazionale del Terzo settore”.

Il Consiglio nazionale del Terzo settore è un organismo previsto dalla riforma del Terzo settore dove siedono i rappresentanti di associazioni, fondazioni, organizzazioni di volontariato, società di mutuo soccorso, cooperative sociali ovvero gli enti che entreranno nel nuovo Registro unico nazionale del Terzo settore. Oltre ai più importanti organismi rappresentativi e alle reti associative presenti a livello nazionale, compongono l’organismo anche esponenti delle Regioni e dei Comuni, nonché cinque esperti nominati direttamente dal Ministro del Lavoro tra persone di comprovata esperienza in materia di Terzo settore. Il Consiglio si affianca al Ministro, che lo presiede, esprimendo pareri non vincolanti su atti regolamentari, decreti e altri atti amministrativi di competenza del Ministero. In sostanza è la voce del mondo delle associazioni che fa sentire le istanze e gli orientamenti alla istituzione – il Ministero del Lavoro – a cui la riforma ha attribuito compiti importanti e decisivi nello sviluppo, promozione e controllo degli enti di Terzo settore”.

“Ho assicurato al Ministro – continua Bobba – che metterò a disposizione del Consiglio la competenza maturata, prima nel mondo associativo e poi come parlamentare e Sottosegretario di governo con delega proprio al Terzo settore, in modo da contribuire, insieme a tutti gli altri componenti, alla piena ed efficace attuazione della riforma”.

Luigi BobbaLuigi Bobba nominato nel consiglio nazionale del Terzo settore
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Attività commerciali del Terzo settore, Orlando firma il decreto

Via libera dal ministro del Lavoro alla disciplina delle cosiddette attività “diverse” per la cui piena operatività si attende ora la firma del Ministro delle Finanze e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Quali sono, dunque, i criteri per lo svolgimento delle attività diverse e, in particolare, quali i limiti alle entrate derivanti da queste ultime? Le risposte in questo focus.

leggi l’articolo di Gabriele Sepio su Vita.it del 3 maggio 2021

 

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Il riformismo comunitario – Popolarismo VS Populismo. Torino, 11 gennaio 2020

Il riformismo comunitario – Popolarismo VS Populismo
Programma:
Popolarismo VS Populismo
Pierluigi Castagnetti, Francesco Occhetta

Il riformismo comunitario, proposte e leggi
Stefano Lepri, Leonardo Becchetti

Tavola rotonda: Le vere attese del popolo
Enrico Borghi, Gianpiero Dalla Zuanna,
Rosa Maria Di Giorgi, Antonio Viscomi
moderati da Gianfranco Morgando

Un PD di popolo e di comunità
Maurizio Martina, Andrea Orlando
intervistati da Monica Canalis

Conclusioni di Graziano Delrio

Luigi BobbaIl riformismo comunitario – Popolarismo VS Populismo. Torino, 11 gennaio 2020
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