Registro unico. Bobba: “Messo un punto fermo. Ora informazioni chiare e accessibili”

Con il via libera da parte della Conferenza Stato Regioni sul Registro unico nazionale del terzo settore riprende l’iter della riforma. Ora la palla passa alle regioni. Il commento dell’ex sottosegretario e tra i “padri” della riforma: “Ci sono tutte le premesse perché il lavoro vada a buon fine”

leggi la mia intervista su Il Redattore sociale dell’11 settembre 2020

 

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Luigi BOBBA: grato al Presidente Sergio MATTARELLA che ha insignito “Global Inclusion. Rinascere insieme 2020” della Medaglia del Presidente della Repubblica

Comunicato Stampa

Luigi BOBBA: grato al Presidente Sergio MATTARELLA che ha insignito “Global Inclusion. Rinascere insieme 2020” della Medaglia del Presidente della Repubblica

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha insignito la manifestazione “Global Inclusion. Rinascere insieme 2020” della Medaglia del Presidente della Repubblica alla vigilia della seconda edizione di quelli che sono stati definiti dalla stampa italiana gli “stati generali dell’inclusione”.

“Sono grato al Presidente Sergio Mattarella – dichiara Luigi Bobba, presidente del Comitato Global Inclusion Art.3 – per aver voluto assegnare la Medaglia del Presidente della Repubblica all’evento digitale “Global Inclusion. Rinascere insieme 2020” che si tiene venerdì 11 settembre. Come Presidente del Comitato, accolgo questo riconoscimento del Capo dello Stato come un forte incoraggiamento a proseguire nel cammino intrapreso”.

Infatti, proprio ispirandosi all’Art.3 della Costituzione, il Comitato Global Inclusion intende promuovere nelle imprese e nei luoghi del lavoro, la cultura e la pratica dell’inclusione come via maestra per “rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione economica, politica e sociale del Paese”.

“Per tale compito, ci sentiamo direttamente impegnati – conclude Bobba – e gli incontri, i dialoghi, le testimonianze e le buone pratiche che saranno presentate a Global Inclusion, rappresentano piccoli ma concreti passi per rinascere insieme”.

L’evento, che quest’anno si svolgerà in forma digitale [per iscriversi gratuitamente  compilare il seguente form: www.global-inclusion.org/scheda.php], vedrà tra i partecipanti Elena BONETTI, Ministra delle pari opportunità e della famiglia, Antonio MISIANI, Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Matteo Maria ZUPPI, Cardinale e Arcivescovo metropolita di Bologna, Stefano ZAMAGNI, Presidente Pontificia Accademia Scienze Sociali, Nando PAGNONCELLI, presidente IPSOS.

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Global Inclusion, Agenda 11 settembre

Agenda 11 settembre

  • 12.00 Agenda del giorno

Saluto delle associazioni del terzo settore partner di Global Inclusion 2020

  • 12.05 Benvenut* a Bologna, la città dell’accessibilità

Marco Lombardo, Comune di Bologna

  • 12.15 Presentazione dello Statuto della Rinascita Inclusiva per l’Italia

– Luigi Bobba, Presidente Comitato Global Inclusion

– Floriana Ferrara, Comitato Global Inclusion

– Laura Orestano, Comitato Global Inclusion

– Giuseppe Santella, Comitato Global Inclusion

– Paolo Venturi, Comitato Global Inclusion

  • 12.40 Case-history “Un viaggio nel mondo”

Deloitte

  • 13.00 Presentazione tavoli di lavoro “Associazione Italiana per la Direzione del Personale”

Isabella Covili, Presidente AIDP

Claudia Tondelli, AIDP Diversity

  • 13.10 Ecosistema dell’inclusione

Stefano Zamagni, Presidente Pontificia Accademia Scienze Sociali

  • 13.20 Case-history “Il patto tra le generazioni: rinascere con i giovani”

Unipol

  • 13.40 Case-history “Il cambiamento culturale per la rinascita inclusiva”

Intesa Sanpaolo

  • 13.50 La condizione delle donne e dei ragazzi nella crisi Covid-19

Nando Pagnoncelli, presidente IPSOS

  • 14.00 Annuncio vincitori TIM Hackathon “Age diversity: valorizzare il mix generazionale”

Essere diversity&inclusion leader secondo TIM

  • 14.10 La rete sociale delle famiglie

Elena Bonetti, Ministra delle pari opportunità e della famiglia

  • 14.20 Case-history “Il viaggio dell’eroe”

Fondazione 3M

  • 14.30 Tavola rotonda “Diventare comunità di apprendimento”

Coca Cola, Discovery, Pragma e Lexellent

  • 14.50 Case-history “Pionieri dell’inclusione”

IBM

  • 15.00 Case-history “Prendere in mano il proprio destino”

Goel

  • 15.10 Parole nuove per la rinascita “Thrivabiliity”: crescita potenziale di sviluppo sostenibile

Sandro Calvani, global leader, Mae Fah Luang Foundation

  • 15.20 il Valore dell’ inclusione

Matteo Maria Zuppi, Cardinale e Arcivescovo metropolita di Bologna

Antonio Misiani, Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze

Chiusura Saluto delle università partner di Global Inclusion 2020

  • La necessità di chiudere i confini tra il virus e le persone non può giustificare “la creazione di nuovi confini tra persona e persona, nazione e nazione” (Yuval Noah Harari)
Luigi BobbaGlobal Inclusion, Agenda 11 settembre
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Altro che bonus e sussidi, ai giovani serve lavoro e formazione

Leggi l’articolo di Maurizio del Conte su Il foglio del 3 settembre 2020

 

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Botta e risposta. Famiglie, l’Isee un indicatore iniquo. Bisogna ripartire dai figli

Il nuovo assegno unico e universale sarà calibrato utilizzando lo strumento che pesa redditi e patrimoni. La formula non è segreta, come pensa il lettore. Ma occorre cambiare approccio

Gentile direttore,
l’articolo del professor Rizzolli sull’assegno unico per ogni figlio prende in seria considerazione due problemi: la difficoltà delle famiglie con figli e la mancanza di nascite in Italia. È un articolo molto qualificato che cerca di contemperare due valori egualmente importanti, cioè il valore per la società della nascita di un figlio e l’equità distributiva per l’assegno unico e universale che sarebbe lo strumento per dare peso concreto a questo valore sociale. Avrei solo un appunto da fare e riguarda il criterio con cui si dà l’assegno che è in base all’Isee, un indicatore in realtà non equo: non è calcolato, infatti, in base al reddito familiare diviso per il nume- ro reale dei figli, ma viene diviso per un numero fasullo di figli. Se una famiglia è composta di 5 persone, padre, madre e 3 figli, e ha un reddito 100, l’Isee non è 100 diviso per 5 membri della famiglia, ossia 20, ma 100 diviso un coefficiente sconosciuto eppure inferiore a 5, circa 3,20. Questo nessuno lo dice, ma vi prego di andare a verificarlo. Se si cambiasse l’Isee dividendo il reddito della famiglia per il numero effettivo dei componenti, allora sì che si potrebbe dare a tutti i figli che nascono un assegno universale unico come riconoscimento dello Stato a chi fa nascere un figlio, ed equo perché il numero dei figli sarebbe reale.

Vittorino Bocchi

leggi la risposta di Massimo Calvi su Avvenire del 3 settembre 2020

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Bobba: così la riforma del Terzo Settore può incoraggiare la filantropia di impresa

Le novità normative e l’emergenza Covid-19 stanno mostrando il valore di un mondo che finora è apparso poco significativo per dimensioni e ruolo, ma che può fornire un contributo importante al nostro Paese

Fondazione Bracco, in collaborazione con Percorsi di secondo welfare, ha deciso di promuovere un ciclo di approfondimenti sulle Fondazioni di impresa italiane coinvolgendo osservatori privilegiati, studiosi ed esperti di varie discipline. L’obiettivo, alla luce delle nuove e complesse sfide sociali sollevate dalla pandemia di Covid-19, è ragionare trasversalmente sul ruolo che le Corporate Foundations del nostro Paese potranno giocare nel prossimo futuro, inserendo tali riflessioni in un una cornice analitica il più possibile ampia e articolata.

Nell’ambito di tale iniziativa abbiamo chiesto a Luigi Bobba di raccontarci in che modo la filantropia di impresa si inserisce nel più ampio quadro della riforma del Terzo Settore. Bobba, già portavoce del Forum Terzo Settore e Presidente delle ACLI, dal 2014 al 2018 è stato Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega per il Terzo Settore, ed è stato uno dei principali artefici della riforma. Pochi mesi fa ha dato vita a Terzjus, Osservatorio che intende attraverso attività di studio e ricerca intende favorire la comprensione e un’efficace applicazione del nuovo “diritto comune del Terzo Settore” stabilito nato proprio dalla riforma.

leggi l’intervista su Secondo Welfare del 4 settembre 2020

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Chi prende in giro il Terzo settore? Le ipocrisie e i falsi alleati

Il capitale sociale del Paese durante la crisi ha fatto la differenza, ma ha falsi alleati e molte criticità sono irrisolte. La Riforma non è del tutto attuata e manca una politica specifica sulla «social economy» su cui l’Europa ha messo attenzione

A parole sono tutti d’accordo. Il capitale sociale italiano è la polizza assicurativa del Paese e il volontariato la spina dorsale della cittadinanza. Il Bene però ha due nemici: il conformismo e l’ipocrisia. E, dunque, troppi falsi alleati. Nel momento in cui Buone Notizie, dopo la pausa estiva, riprende il suo percorso, vorremmo rivolgere al governo e alla maggioranza che lo sostiene una semplice domanda. «Il futuro del Terzo Settore è tra le vostre priorità o lo state soltanto prendendo in giro con false promesse e pacche sulle spalle?». Chiediamo scusa per la brutalità del quesito ma spesso la sintesi estrema è indispensabile alla chiarezza.

leggi l’articolo di Ferruccio De Bortoli su Corriere Buone Notizie del 31 agosto 2020

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